
La ristrutturazione da 7 milioni di euro iniziata due anni fa si sarebbe dovuta concludere già in primavera. Invece, se tutto andrà bene, i lavori che tengono in scacco il centro di Monza termineranno solo a dicembre.
Il vecchio malato della giustizia monzese in estate si riempie di altri ponteggi. Non si fermano, anzi raddoppiano, nel periodo della pausa per le vacanze dell’attività giudiziaria, i lavori al Palazzo di piazza Garibaldi. Qui, alle impalcature già presenti da due anni sulla parte destra, dove sono in corso i lavori di ristrutturazione, si sono aggiunti anche i ponteggi sull’ala ovest all’interno del cortile dello storico ex convento.
Dal 25 luglio scorso fino a metà settembre gli interventi interessano anche il porticato al piano terra, compreso l’ingresso all’edificio, e il corridoio del primo piano. In questo periodo quindi l’accesso del personale e del pubblico avviene dalla porta riservata ai disabili dal lato della Procura in via Solera, dove la sicurezza viene garantita dall’Istituto di vigilanza ricorrendo all’uso di un metaldetector portatile. A causa di questi lavori anche la segreteria dell’Ordine degli avvocati di Monza ha dovuto lasciare l’ufficio al primo piano per trasferirsi in via Mantegazza. La tanto attesa ristrutturazione dell’ala est del prestigioso palazzo del Seicento nel centro storico monzese, da dove ormai da anni se ne è andata la Procura, è iniziata nel settembre 2023 e secondo le previsioni ufficiali avrebbe dovuto concludersi ad aprile 2025, invece se andrà bene se ne parlerà a fine anno.
L’ammontare dei lavori, che il Provveditorato per le Opere Pubbliche per la Lombardia e l’Emilia Romagna del ministero delle Infrastrutture pagherà con i fondi del Pnrr, è di poco più di 7,1 milioni di euro. L’area di cantiere esterna ha cancellato in un sol colpo con la recinzione tutti i parcheggi del lato sinistro della piazzetta Anita Garibaldi, accanto al Tribunale. Intanto lo svuotamento degli uffici ha causato anche un trasferimento del personale all’interno del Tribunale, che ha reso necessario il trasloco nella sede della ex Prefettura in via Torneamento dei giudici e delle cancellerie della prima e quarta sezione civile. Mentre per il penale due aule di udienze sono venute a mancare per i processi e le udienze preliminari ed è stato necessario spostarsi anche nella sede distaccata di via Vittorio Emanuele.
Intanto però l’edificio continua ad avere un gran bisogno di manutenzione anche nell’ala ovest e nel cortile interno. Anche in questo caso gli interventi andranno eseguiti progressivamente e altri uffici e altro personale dovrà migrare in altre sedi della Giustizia monzese, già dislocata in tanti posti diversi e non collegati della città. Ormai di una cittadella giudiziaria non se ne parla più da anni, neanche da quando Monza è diventata capoluogo di provincia. Il progetto di realizzarla nella zona della ex caserma IV Novembre, dove ora sorgono la Provincia e la Questura di Monza e Brianza, risale ormai a più di 20 anni fa, ma poi i via Grigna e dintorni si è scelto di cambiare scenario, puntando sul polo istituzionale. Ora a pochi passi dal Palazzo della Giustizia di piazza Garibaldi è in corso l’acquisizione per la ristrutturazione della ex caserma militare di piazza San Paolo, che dovrebbe diventare la sede dei giudici di pace e dell’ufficio esecuzioni e spese di giustizia.