
I comitati hanno presentato un esposto in Procura: “Il Consorzio predisponga interventi immediati”
Monza, 13 maggio 2025 – Il “Comitato per il parco Antonio Cederna” e il “Comitato la Villa Reale è anche mia” hanno presentato un esposto in Procura per i danni provocati ai Giardini della Villa Reale dal “Light art festival” del dicembre 2023.
“Chiediamo al Consorzio Parco e Villa - sottolineano Bianca Montrasio (promotrice dei comitati) e Roberto D’Achille - di verificare lo stato di salute del monumento arboreo e di predisporre interventi a rimedio della scelta scellerata che non è stata allora fermata”.
L’allarme
Il 17 novembre 2023 gli attivisti avevano inviato una segnalazione urgente agli organi di tutela del complesso monumentale Villa, Parco e Giardini Reali prefigurando l’impatto negativo dei 40 giorni di Festival (tra luci e suoni ad alta intensità, dannosi per la fauna, gli alberi e i fragili prati dei Giardini Reali). In particolare, hanno segnalato il danno certo provocato dalla massiccia capitozzatura (taglio netto) di rami vitali e di grosso diametro del cerchio dei faggi penduli, monumento unico che da oltre 100 anni arricchisce il paesaggio a sinistra del pratone della Villa, solo per far vedere le luci e le lanterne appese.
“Come confermato da agronomi forestali da noi consultati - spiega Bianca Montrasio - è stato un intervento non congruo su piante già in sofferenza. Un intervento molto rischioso, in un periodo dell’anno in cui le piante non erano ancora in riposo vegetativo e in cui era diffusa la presenza di spore di funghi dannosi che si sono insinuati nei rami tagliati. Il risultato è stato disastroso e ha compromesso una “opera d’arte vegetale””.
L’epidemia
A seguire, tante segnalazioni per la diffusione dei funghi nocivi, anche incontrando direttamente il soprintendente. Il 20 marzo scorso, con l’aiuto di un esperto micologo, i volontari hanno effettuato un sopralluogo che ha confermato la preoccupazione per la diffusione di diverse specie di funghi dannosi che stanno aggredendo i faggi, provocando la morte di alcuni esemplari e di lì a poco degli altri.
Da qui la decisione di presentare un esposto per chiedere alla Procura di verificare l’eventuale sussistenza di ipotesi di reato e individuare i responsabili. “Ci riserviamo - anticipano i comitati - di rivolgerci alla Corte dei Conti, nel caso si configuri l’ipotesi di un danno erariale e non escludiamo una causa civile come parte lesa”.
L’esposto riporta anche che 8.000 euro a tutela del verde, riconosciuti nella fideiussione (totale 80mila euro) tra Consorzio ed ente organizzatore, erano troppo pochi per il ripristino della flora danneggiata.