IVAN ALBARELLI
Cronaca

Gallarate, “sugli alberi per difendere il bosco”: gli ultrà di via Curtatone contro le ruspe

Accanto al comitato ufficiale che ha già raccolto oltre 5mila firme, una decina di ragazzi passa la giornata in cima alle piante per impedire che vengano tagliate per lasciare spazio al nuovo polo scolastico

Una donna del comitato ambientalista mimetizzata all'interno del boschetto

Una donna del comitato ambientalista mimetizzata all'interno del boschetto

Gallarate (Varese), 20 agosto 2024 – “Diteci quando possiamo salire anche noi sugli alberi...”. La protesta contro il taglio delle piante nel bosco di due ettari di via Curtatone, a Gallarate, corre sui rami e coinvolge un numero crescente di persone. Le più tranquille, per così dire, sostengono la battaglia del comitato e hanno già firmato la petizione che ha raggiunto le oltre cinquemila firme. Le più “coraggiose” sono invece pronte a trasformarsi in Tarzan e Jane. Un po’ come la decina di ragazzi che da inizio agosto, da quando cioè in via Curtatone sono arrivate le ruspe dell’impresa incaricata dal Comune di realizzare il nuovo polo scolastico, hanno scelto di trascorrere la giornata sugli alberi pur d’impedire che vengano tagliati. “Sì – racconta una degli esponenti del comitato, Laura Pastorelli – chi passa dal gazebo per sostenere la nostra battaglia ci chiede, anche questo: di poter salire sugli alberi. In realtà la nostra protesta è regolarmente autorizzata e noi ci troviamo all’esterno del boschetto”.

Detto in altre parole, i ragazzi (di età diverse), circa una decina, che trascorrono la giornata fra le piante e in alcuni casi salendo sui tronchi, fanno parte di una rete territoriale che si muove su tutto il territorio della valle Olona là dove c’è una mobilitazione ambientalista contro la cementificazione o per difendere coi denti  quel po’ di verde superstite che ancora resiste fra Alto Milanese e Basso Varesotto. “La nostra iniziativa – continua Laura Pastorelli – non è qualcosa di isolato, anche se parliamo di una questione legata alla città di Gallarate. C’è la vicenda dell’ospedale unico Busto-Gallarate, c’è la minaccia che incombe sulla brughiera rappresentata dall’espansione di Cargo City a Malpensa, per fare due esempi… Queste persone che hanno “adottato” gli alberi del bosco fanno parte di una rete ecologista e intervengono dove ne ravvisano la necessità. Noi non li conosciamo e non siamo direttamente legati a loro, ma siamo felici che condividano il nostro amore per quest’area verde e che siano al nostro fianco”.

Sotto il gazebo è possibile sottoscrivere la petizione che ha già raggiunto le 5mila firme
Sotto il gazebo è possibile sottoscrivere la petizione che ha già raggiunto le 5mila firme

Il presidio permanente

Il gruppo che si ritrova sotto il gazebo si è costituito dalla vigilia di  Ferragosto in comitato permanente. I volontari si alternano dalle sei del mattino alla sette di sera per vigilare sull’eventuale ritorno delle ruspe chiamate a disboscare il parco, molto amato nel quartiere. Step preliminare per realizzare il nuovo polo scolastico che convoglierà qui quattro scuole, ora presenti in diversi rioni della città, che verranno così chiuse. Il timore che dopo la pausa della settimana di Ferragosto ieri, lunedì 19 agosto, il cantiere riaprisse, non si è avverato. Il comitato ha presentato due denunce alla magistratura, e chiesto il sequestro cautelare dell’area perché si valuti se sussiste l’ipotesi del reato di danno ambientale.

“Al sindaco Cassani e alla Giunta di centrodestra chiediamo che sia rispettato il divieto di taglio delle piante in vigore, come prevedono le leggi regionali per la tutela della fauna, dal 31 marzo al 15 ottobre  che è il periodo della nidificazione degli uccelli. Disposizioni inserite anche nel regolamento comunale del verde, che quindi sindaco e Amministrazione comunale sono tenuti a far rispettare”. L’eco di quel che succede da tre settimane in via Curtatone è arrivata anche a Roma. Il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Devis Dori, ha chiesto conto al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ricordando come nell’area verde “nidificano numerose specie d’uccelli, tra cui la capinera, la cincia bigia e la cornacchia grigia, nonché il silvago orientale”. L’ultimo avvistamento nel boschetto è quello di un tasso. “Dove andranno a finire tutti questi animali quando non ci sarà più il bosco?”.