
Nonostante i cartelli spesso si verificano le tragedie Una ventina gli annegati negli ultimi anni
L’estate è alle porte e l’Adda è il primo sorvegliato speciale. L’obiettivo è scongiurare bagni e prodezze nelle acque del fiume che possono costare la vita. "Non è un’esagerazione". Coro unanime dei Comuni rivieraschi per evitare la piaga che ogni anno affligge la stecca fluviale: la colonnina di mercurio si sta alzando e scatta l’appello ai vacanzieri low-cost che prendono d’assalto le rive di casa. "Bisogna godere del fiume, ma in modo responsabile", dice Andrea Panzeri, sindaco di Cornate. Per lui è la seconda estate al timone del borgo. "Le sponde saranno pattugliate, ma i controlli non bastano: serve responsabilità da parte di tutti – aggiunge –, sarà un’altra stagione con la riva interrotta. La Provincia è al lavoro per aprire il cantiere di ripristino, che potrebbe cominciare in autunno, ogni giorno facciamo progressi, il problema non è eliminare le macerie causate dalla frana dell’anno scorso, ma mettere in sicurezza il versante. Serve tempo". Uno scenario che non aveva scoraggiato i bagnanti nel 2024 e sarà così anche quest’anno. Ordinanze in vigore lungo tutto l’alveo vietano l’ingresso in acqua, ma l’area è da bollino nero quando l’afa non molla. In agguato ci sono i mulinelli nascosti sotto una superficie placida all’apparenza, ma pronta dopo un tuffo a trasformarsi in trappola mortale. Una ventina gli annegati negli ultimi anni, quasi tutti extracomunitari, nel tratto fluviale fra le due province, Brianza e Milano. "Nonostante il divieto assoluto di balneazione e i cartelli multilingue il pericolo è concreto - sottolinea Panzeri -. Non possiamo affidarci solo alle forze dell’ordine. Per questo chiedo a tutti di non fare colpi di testa".
Da tempo le amministrazioni combattono le bravate che tante volte sono finite in tragedia. Eppure c’è chi attraversa fra le rive in paese, si butta dal trampolino di roccia sul Naviglio a Concesa e dal Pecchio, a Cassano. Le acrobazie sono all’ordine del giorno. Un gioco con la morte che mette i brividi. Chi vive qui conosce le insidie dell’acqua, chi viene da fuori no. "Per questo - spiega il primo cittadino - chiedo a tutti prudenza".