STEFANIA TOTARO
STEFANIA TOTARO
Cronaca

Ex finanziere monzese condannato a cinque anni per corruzione

Alessandro De Domenico è accusato di avere accettato bustarelle da commercianti cinesi per avvertirli dei controlli nei loro locali e negozi. Prescritte le accuse di falso per il business dei permessi di soggiorno

Un'aula del tribunale (foto di archivio)

Un'aula del tribunale (foto di archivio)

Monza, 10 Dicembre 2024 - Il Tribunale di Monza ha condannato a 5 anni di reclusione per corruzione l'ex finanziere monzese Alessandro De Domenico, recentemente coinvolto nell'inchiesta per truffa allo Stato per i finanziamenti sospetti di Banca Progetto. Mentre naufraga tra prescrizioni e l'abrogazione del reato di abuso d'ufficio la parte del processo sul business per il rilascio o il rinnovo dei permessi di soggiorno che vedeva accusati a vario titolo l'allora sovrintendente della polizia di Stato in servizio all'ufficio immigrazione del Commissariato di Greco Turro a Milano Giovanni Alongi e due egiziani.

La Procura di Monza aveva chiesto la condanna a 4 anni e mezzo di reclusione ciascuno per finanziere e poliziotto e 1 anno e mezzo di reclusione per gli egiziani. Ma i fatti contestati risalivano anche addirittura al 2017. De Domenico era accusato anche per una bustarella da 150 euro offerta dalla titolare di un ristorante cinese a Monza (che è a sua volta imputata in un processo parallelo e che sostiene si trattasse di un regalo per la figlia dell'imputato che compiva gli anni) e altri regali offerti da commercianti che, secondo l'accusa, venivano avvertiti di controlli delle Fiamme gialle nei loro locali e negozi. "Ma quale corruzione con i cinesi. I rapporti conviviali stretti durante i controlli con alcuni di loro servivano per acquisire informazioni e capire dove quella comunità si approvvigionava, come riciclavano il denaro e per garantire la vendita di prodotti sicuri", sostiene Alessandro De Domenico.