
Una bottiglia di plastica in una foto di archivio
Merate (Lecco), 5 aprile 2025 – Un mix di candeggina e altri solventi al posto di acqua. Un cinquantenne brianzolo è stato ricoverato in osservazione all'ospedale di Merate per aver ingerito accidentalmente sostanze tossiche potenzialmente letali, scambiandole per acqua. L'incidente è avvenuto l'altra mattina, mentre stava pulendo alcuni vasi in giardino, per piantarvi nuovi fiori in vista della bella stagione.
Lo sbaglio
Per rimuovere sporco e incrostazioni, stava utilizzando una miscela liquida di sua creazione a base di candeggina, conservata in una bottiglietta di plastica dell'acqua minerale. Mentre era intento nel lavoro, ha ricevuto una telefonata da un amico. Distratto dalla conversazione e sentendo sete, ha istintivamente afferrato la bottiglietta contenente il suo intruglio, portandola alla bocca e bevendone un sorso, convinto che contenesse acqua. Fortunatamente, l'odore e il sapore acre lo hanno immediatamente allarmato, facendogli realizzare il grave errore e sputare quasi subito il liquido.
La corsa in ospedale
Spaventato dalle possibili conseguenze, è poi corso al Pronto Soccorso dell'ospedale di Merate. I medici di turno lo hanno sottoposto agli accertamenti necessari, tra cui una gastroscopia che ha escluso ustioni e lesioni significative alla gola e all'apparato digerente, riscontrando solo una leggera irritazione. Sono stati consultati anche gli specialisti del Centro Antiveleni del Niguarda di Milano. Le condizioni del cinquantenne non destano preoccupazione, tuttavia è stato deciso il ricovero in osservazione a scopo precauzionale, con un monitoraggio costante.
I precedenti
Purtroppo non così bene è andata a un uomo di 55 anni nell'estate del 2023: dopo aver bevuto per sbaglio candeggina è infatti morto nel giro di poche ore. A ucciderlo, sia le lesioni agli organi interni, sia i valori ematici e metabolici completamente alterati dalla sostanza tossica. L'anno scorso invece un pensionato di 80 anni, affetto da demenza senile, è stato salvato in extremis, sempre in ospedale a Merate e sempre dopo aver bevuto candeggina. Prima di ristabilirsi è rimasto ricoverato a lungo in prognosi riservata.