
Don Stefano
Giussano (Monza e Brianza) – Faceva il cuoco. La cucina era la sua grande passione, sin da bambino, aveva fatto tutti gli studi previsti. Ma intanto dentro nel cuore e nella mente gli “lievitava“ altro. E così, dopo il canonico periodo di “discernimento” e l’inizio come diacono, sabato è stato ordinato sacerdote un ragazzo di Giussano. Si chiama Stefano Cazzaniga e l’arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini non se lo è lasciato scappare, in un’epoca di grande crisi delle vocazioni, assieme ad altri 10 nuovi sacerdoti consacrati nel Duomo di Milano.
Il motto personale prescelto è “Gioia piena nella tua presenza“. Come ha raccontato ai fedeli anche sulla rivista parrocchiale, “ho 27 anni e sono originario della Comunità Pastorale San Paolo in Giussano. Sono entrato in Seminario nel settembre del 2019, all’età di 19 anni e in quest’ultimo periodo di formazione, come diacono, ho svolto il mio inizio di ministero alla Comunità “Maria Madre della Chiesa” in Cassina de’ Pecchi”.
E prima? “Ho sempre amato la cucina, il buon cibo e l’ambiente lavorativo. Negli anni delle superiori tra tirocini e periodi di vacanze, ho potuto lavorare presso varie strutture alberghiere. Ho preso la maturità alberghiera all’istituto Romagnosi di Erba e prima di entrare in seminario ho lavorato come cuoco per un anno presso una società di catering”. Ma intanto “il Signore, in quegli anni passati trai fornelli, i banchi di scuola e insieme alla mia compagnia di amici tra i portici dell’oratorio San Giovanni Bosco, mi ha messo accanto dei grandi esempi di sacerdoti e di seminaristi. Così sono rimasto affascinato dal loro modo di vivere di Lui e per Lui”.
Stava arrivando la vocazione. “La scelta di rispondere a questa chiamata è stata ponderata e non facile. È stato come buttarmi in un mare sconosciuto nelle cui acque, di anno in anno, mi sono stati dati tutti gli strumenti per capire sempre di più”. Entusiasta la famiglia, papà Marco (ora pensionato) era un tecnico-commerciale di vernici per mobili, conosciuto e apprezzato da molti mobilieri della zona.
Appassionato di teatro era il primo attore nella compagnia teatrale dell’oratorio di Giussano. Vicinissime anche la mamma Cristina Colzani, impiegata e una sorella, Chiara. Dalla cucina all’altare. E adesso? “Cucinerà, cucinerà, magari un po’ di meno, ma cucinerà! - raccontano gli amici - Inizialmente forse sarà ancora più facile cucinare ma, con l’impegno e la passione che ha messo finora nella scuola e nel lavoro, impiegherà poco anche ad essere il miglior “prete”!”.