REDAZIONE MONZA BRIANZA

Contratti estivi, polemica alla St: "Assunti 50 giovani di Catania per lavorare nel polo di Agrate"

Usb all’attacco: "Una scelta legittima, ma perché prendere da fuori quando qui ci sono le competenze?". Il 15 settembre nuovo incontro al Mimit: "Non accetteremo il depotenziamento del sito brianzolo".

Usb all’attacco: "Una scelta legittima, ma perché prendere da fuori quando qui ci sono le competenze?". Il 15 settembre nuovo incontro al Mimit: "Non accetteremo il depotenziamento del sito brianzolo".

Usb all’attacco: "Una scelta legittima, ma perché prendere da fuori quando qui ci sono le competenze?". Il 15 settembre nuovo incontro al Mimit: "Non accetteremo il depotenziamento del sito brianzolo".

È di nuovo burrasca alla STMicroelectronics. La pausa estiva non ha rasserenato gli animi sul futuro del sito brianzolo, dove da mesi si parla di oltre un migliaio di posti di lavoro a rischio.

La denuncia arriva dall’Usb. "La direzione aziendale avvierà a fine settembre l’eliminazione degli ultimi lavoratori a tempo determinato – annuncia l’Unione sindacale di Base –. Erano 80 a maggio, tutti progressivamente licenziati a partire da giugno". Per i sindacalisti "si tratta dei primi segnali concreti di un ridimensionamento che sembra destinato a colpire duramente il sito brianzolo, già designato come sito minore dalle strategie aziendali".

Non solo. "La direzione ha effettuato 200 assunzioni estive ad Agrate, contratti summer job per sostituzione dei lavoratori durante le ferie estive – sottolinea Usb – ma 50 di questi contratti sono stati rivolti a giovani provenienti da Catania e territori limitrofi. Una scelta che, pur legittima, solleva forti perplessità: perché escludere dal progetto lavoratori e giovani disoccupati del nostro territorio, già pesantemente colpito da crisi industriali e occupazionali? Perché scegliere profili da altre regioni quando qui ci sono competenze, esperienze e disponibilità?". Alcuni dei nuovi contratti dalla Sicilia, suggerisce il sindacato di Base, "saranno rinnovati per un paio di mesi, forse in vista delle duemila assunzioni annunciate dal ministro Urso su Catania". Un’ulteriore conferma per il sindacato delle scelte che "marginalizzano sempre più Agrate, trasformandolo di fatto in un satellite rispetto a Catania".

La denuncia cade a meno di due settimane dal nuovo incontro convocato al ministero delle Imprese e del Made in Italy: "Al tavolo del 15 settembre rigetteremo nuovamente il piano industriale se dovesse confermare le precedenti impostazioni. E torneremo a mobilitarci".

R.M.