
Gli automezzi erano puliti, ma i lavoratori erano in nero. Due persone senza regolare contratto sono state scoperte in altrettanti...
Gli automezzi erano puliti, ma i lavoratori erano in nero. Due persone senza regolare contratto sono state scoperte in altrettanti autolavaggi durante un’operazione mirata di contrasto all’impiego illecito eseguita martedì dal personale del presidio quartieri e dal nucleo di intervento rapido motociclisti della polizia locale di Monza in collaborazione con funzionari dell’Ispettorato nazionale del lavoro.
Nel primo autolavaggio, situato nel quartiere Libertà, su cinque lavoratori controllati uno era impiegato in nero: conseguentemente è stata applicata immediatamente la sospensione all’attività ai sensi della normativa che regola la sicurezza sul lavoro e la regolarità occupazionale. Analogo risultato operativo ha dato il controllo su un’altra attività di autolavaggio eseguito nel quartiere San Giuseppe, dove a fronte di tre lavoratori dipendenti controllati, uno è risultato lavorare in modo irregolare: anche in questo caso è stata applicata l’immediata sospensione dell’attività.
La sanzione per la mancanza della preventiva comunicazione dell’instaurazione di un rapporto di lavoro prevede una sanzione di euro 2500, a cui si aggiunge quella di 500 euro per ogni lavoratore irregolare. Come era già accaduto al titolare di un esercizio di somministrazione etnico nel centro di Monza, dove lavoravano due persone in nero. Il controllo eseguito dalla Polizia locale di Monza, anche con l’ausilio dell’unità cinofila, aveva addirittura portato alla chiusura del locale. Una prima ispezione aveva evidenziato la presenza di blatte e si era poi scoperto che il sottoscala del negozio, senza riscaldamento nè finestre, era stato trasformato in dormitorio con cucina.
Stefania Totaro