ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Maltempo e allerte rosse in Brianza. I dati del climatologo: “Variabilità estrema e piogge da record”

Alessandro Ceppi, ricercatore di Seregno e docente del Politecnico: occorre ridurre subito il consumo di suolo

Maltempo a Monza

Maltempo a Monza

Monza – Sui fenomeni climatici che in queste settimane si stanno abbattendo sulla provincia di Monza e Brianza, con due allerte rosse nell’arco di nemmeno una settimana dovute alle intensissime piogge, prova a fare un quadro della situazione il climatologo seregnese Alessandro Ceppi, ricercatore e docente del Politecnico di Milano, nonché consulente del neonato Osservatorio meteo-climatico di Brianzacque.

Il climatologo Alessandro Ceppi
Il climatologo Alessandro Ceppi

Ingegner Ceppi, come commenta il secondo anomalo fenomeno piovoso dell’altro ieri?

"L’episodio dell’altro ieri è stato intensissimo, ma è durato meno di settimana scorsa ed è stato più localizzato. L’epicentro è stato Cesano Maderno, in cui si sono registrati tra i 60 e i 70 millimetri di pioggia cumulata, nell’arco di due ore, tra le 13 e le 15, con un ordine di ritorno di 50 anni, dunque elevatissimo. Fortunatamente la durata limitata e il fatto che a monte abbia piovuto poco, ha fatto sì che sia il Seveso sia il Lambro non abbiano sofferto molto e siano rimasti negli argini, a differenza di settimana scorsa in cui ci sono stati fenomeni di esondazione".

Settimana scorsa ce la siamo vista brutta.

"Dalle ore 18 del 14 maggio alle 18 del 15 maggio, abbiamo registrato un primato della quantità di pioggia caduta nell’area di Monza e Brianza in 24 ore, arrivando a 150 millimetri di media. Questo dato non si è mai verificato nella nostra area dai primi anni 2000 a questa parte. L’episodio di settimana scorsa a differenza di quello dell’altro ieri è stato diffuso e distribuito. Quello dell’altro ieri si è concentrato più che altro nell’area da Cesano Maderno a Bovisio-Masciago, quello di settimana scorsa nell’area centro-orientale della provincia, ma è stato comunque continuativo anche nelle altre zone".

Infatti in quel caso delle esondazioni ci sono state.

"Sì, anche se noi abbiamo due fiumi che si comportano in maniera diversa in caso di pioggia. Il Seveso ha un maggiore deflusso dell’acqua, per cui quando piove forte, se ci sono delle pause dalla pioggia, ne beneficia subito. Il Lambro anche se ci sono pause ha più scarso deflusso e dunque è a maggiore rischio di esondazione".

È mai successo che a maggio piovesse così tanto a Monza e Brianza?

"Così tanto no. Maggio mediamente è il secondo mese più piovoso dell’anno dopo novembre, ma il maggio di quest’anno è già ora il primo o il secondo più piovoso degli ultimi 30 anni, e questa settimana si prevede ancora alternanza di sole e rovesci. Ci tengo a precisare che primavera è sinonimo di variabilità, il punto è che la variabilità di adesso pare estrema, e ciò è dovuto al cambiamento climatico. Ad aprile siamo passati dai 28 gradi del giorno 14, ben 14 gradi sopra la media, ai 4 gradi del 22, che significa 10 gradi in meno della media. Sono discrepanze eccessive".

Cosa si può fare a Monza e Brianza per ridurre i rischi di brutte conseguenze sul territorio a fronte di funesti eventi climatici?

"Direi innanzitutto ridurre il consumo di suolo per avere più terreno permeabile che aiuti il drenaggio urbano, costruire più opere idrauliche per il deflusso dell’acqua in eccesso, attuare nature-based solution, che significa politiche di sostenibilità ambientale, impiantare efficienti sistemi di allerta, e, non ultimo, fare informazione, comunicazione, e istruzione verso la popolazione".