
L’assessora alla Transizione ecologica Arianna Bettin annuncia il monitoraggio delle emissioni acustiche dell’Autodromo
Una città con più rispetto dell’ambiente, più mobilità dolce e che guardi agli scenari d’avanguardia europea in tema di sostenibilità ambientale. L’assessora alla Transizione ecologica Arianna Bettin parte da questi spunti guardando al futuro e ai prossimi eventi in città.
Assessora, il Monza Fast Future giunge alla sua terza edizione. Qual è il bilancio dell’iniziativa finora?
"È ambivalente. Sicuramente è stata una piattaforma che ha consentito la creazione di un lavoro di rete, ma da quest’anno imprimiamo un orientamento diverso. Non più un’iniziativa sbilanciata sul lato delle aziende, quasi una vetrina per mostrare ciò che si fa in chiave sostenibile, ma un contenitore dentro cui raccogliere gli spunti dal mondo dell’innovazione, della ricerca, dello sviluppo. Per questo abbiamo coinvolto maggiormente le università e le scuole".
Sia per questo evento che per la Giornata della Sostenibilità del 18 maggio, si denota un forte tentativo di coinvolgimento dei cittadini.
"Assolutamente sì. Non a caso per la Giornata della Sostenibilità, con i Park Angels distribuiremo volantini per sensibilizzare sulla fruizione corretta dei Giardini Reali. Fare capire che si tratta di un contesto particolare, più fragile, che bisogna evitare episodi di cani lasciati liberi, che a volte aggrediscono gli animali del Parco, o comportamenti inopportuni. Spesso i cittadini non sanno ciò che non è lecito ed è negativo".
Come valuta la città in chiave di politiche sostenibili?
"Abbiamo un’ottima percentuale di riciclo di rifiuti e performance eccezionali della gestione idrica, con BrianzAcque. Soffriamo soprattutto dell’inquinamento atmosferico. Per quello saranno cruciali le politiche previste dal Pums. Bisogna ridurre l’intensità del traffico veicolare. Sarà importante potenziare il trasporto pubblico locale e non realizzare opere inutili e dannose per l’ambiente come la vicina Pedemontana".
Ha qualche città in mente che la ispira come modello?
"Molte. Ho vissuto un paio d’anni in Germania, a Tubinga, Dresda, Stoccarda, dove non ho mai avuto bisogno dell’auto. A Tubinga hanno pedonalizzato una delle arterie principali che porta al centro, hanno ciclabili ovunque e politiche di conversione energetica differenziate".
Quali saranno i prossimi passi di Monza per la transizione ecologica?
"Proseguiamo nel solco del Monza e Co. Blue e Green Transition, con i nuovi pozzi d’acqua di prima falda e la piazza dell’acqua. Non è sicuro se sarà piazza Garibaldi, si potrebbe pensare anche a un quartiere. Io ho in mente San Fruttuoso. Sulla tutela ambientale lavoriamo ora con Sias, Ats, Arpa e Comuni del Parco per un protocollo che preveda il monitoraggio delle emissioni acustiche dell’Autodromo, producendo dati trasparenti e disponibili ai cittadini".