Gualfrido Galimberti
Cronaca

La Brianza sempre in coda, da Cesano a Besana a passo di lumaca: 10 chilometri all’ora

Tra rotonde, semafori e passaggi a livello un tragitto interminabile per raggiungere in auto la cittadina a nord della provincia dalle Groane. Il principale ostacolo è la linea ferroviaria Milano-Seveso-Asso

Lo svincolo di Carate Brianza sulla Valassina, altro ostacolo da superare

Lo svincolo di Carate Brianza sulla Valassina, altro ostacolo da superare

Cesano Maderno (Monza e Brianza), 28 gennaio 2025 –  Dal centro della città di Cesano Maderno a quello di Besana in Brianza. Dalle Groane fino all’estremità nord della Brianza monzese. Al passo di lumaca: per percorrere i 16,5 chilometri di distanza al volante, in alcuni momenti della giornata potreste impiegare anche un’ora e mezza. Questo, naturalmente, senza l’ostacolo della linea ferroviaria Milano-Seveso-Asso che, come ben sanno tutti i residenti della Brianza ovest, complica molto le cose.

Se partite da Cesano Maderno, anziché dal centro di Seveso, pur percorrendo qualche chilometro in più impiegherete qualche minuto in meno. La partenza, alle 7.30 del mattino, da piazza Monsignor Arrigoni, cuore pulsante della città di Cesano Maderno. Una colazione, e poi via, passando accanto a quel Palazzo Arese Borromeo che è sempre un bel vedere a ogni ora del giorno e della notte.

La viabilità di Cesano Maderno è molto scorrevole nonostante il numero di abitanti e di automobili in circolazione. Quel tratto di strada, fortunatamente, non passa davanti a scuole e il sistema viabilistico accompagna velocemente alla periferia della città: via Garibaldi, via Molino Arese, via Trento, in un attimo ci si ritrova sulla trafficata via don Luigi Viganò, recentemente riqualificata. Le prime code si formano al confine con Seregno. Due le opzioni. La prima è quella di evitare il centro. Si può svoltare a sinistra, ai margini del Crocione e del Meredo, per imboccare quella strada che qui chiamano “sovrasottopasso”, perché in un colpo solo supera due linee ferroviarie distinte. Chi percorre la strada tutte le mattine, però, lo sa: lì si sta in coda regolarmente fino a raggiungere via Wagner. Qui la musica non cambia: semplicemente, svoltando a destra, si è in coda su un’altra strada: c’è il traffico della scuola Stoppani, quello del Ballerini, la rotonda che precede la caserma dei carabinieri. La seconda opzione, invece, uscendo da Cesano, è quella di proseguire diritti a Seregno lungo la via Livio Colzani e, da lì, svoltare a sinistra per imboccare il sottopasso e uscire nella centralissima piazza Roma, punto obbligato per arrivare in corso Matteotti.

Non vi si arriva facilmente a causa dei semafori (quello di piazza Roma e quello che segna l’inizio del corso) e, oltretutto è una delle strade più trafficate della città che, al termine della sua lunghezza (e dopo le inevitabili code a causa dei semafori), raggiunge la stessa rotatoria del percorso precedente vicino ai carabinieri. Altro luogo problematico per tutti a quell’ora del mattino.

Odissea finita? Macché: superato quel punto si arriva in via Briantina con tutto il traffico che caratterizza l’ingresso a scuola al Martino Bassi. Lì entrano migliaia di studenti e arrivano numerosi bus nello stesso momento. C’è poco da fare. Bisogna portare pazienza. Poi c’è di nuovo coda allo svincolo della Valassina al confine con Carate Brianza: altro scoglio da superare. Qui la coda non è interminabile, ma resta uno dei punti più brutti del percorso, visto che non è uno svincolo bello per gli automobilisti, luogo dal clacson facile e dai momenti di nervosismo per tutti. Se riuscite ad arrivare oltre, ma siamo già oltre l’ora di percorso, potete tirare un sospiro di sollievo. Il più è fatto. Bisogna procedere in viale Brianza in tutta la sua lunghezza, svoltare a sinistra e attraversare il ponte per iniziare la salita via Kennedy, la provinciale che porta a Besana in Brianza. Si viaggia tutti in fila, ma è scorrevole. Da questo punto di vista nulla da dire. Sono gli ultimi 2 chilometri e mezzo, tra curve e controcurve, in mezzo al verde della Brianza. Si sorride? Finalmente sì, a patto che non ci sia abbassato il passaggio a livello e che non debba passare il Besanino, cosa che nell’ora dei pendolari è altamente probabile.

Altrimenti rassegnatevi: lunga coda, lunghi tempi di attesa. Il sogno per molti resta quello di un sottopasso per superare la ferrovia, chissà se arriverà mai. Non resta altro da fare che scegliere la canzone migliore dalla playlist e pensare che qualcuno, mentre voi andate da Cesano Maderno a Besana in Brianza, ha fatto in tempo in aereo a raggiungere Parigi partendo da Milano. O, più semplicemente, un runner di medio livello, che ha fatto colazione con voi a Cesano Maderno e deve fare la vostra stessa strada, vi sta già aspettando da un po’ a destinazione.