CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Campionato misto, davvero inclusivo. Anche le bocce insegnano:: "Occasione per creare comunità"

Allo Spazio Rosmini si sono affrontati per la terza edizione 280 atleti sia normodotati sia con fragilità. Sinergia tra cooperative sociali e associazioni di volontariato col supporto di CSI Milano e rete Tiki Taka.

Allo Spazio Rosmini si sono affrontati per la terza edizione 280 atleti sia normodotati sia con fragilità. Sinergia tra cooperative sociali e associazioni di volontariato col supporto di CSI Milano e rete Tiki Taka.

Allo Spazio Rosmini si sono affrontati per la terza edizione 280 atleti sia normodotati sia con fragilità. Sinergia tra cooperative sociali e associazioni di volontariato col supporto di CSI Milano e rete Tiki Taka.

Il torneo di bocce diventa occasione per creare “comunità“. Così, allo Spazio Rosmini di Monza è successo per la finalissima di “Amabilmente Sbocciati“, il campionato di bocce integrato. Giunto alla sua terza edizione, il torneo a cui partecipano atleti da tutta la Brianza e dal Milanesese è diventato un piccolo fenomeno di inclusione sociale diffusa. La finalissima ha coinvolto 36 squadre, 280 atleti e 25 cooperative sociali provenienti da 18 comuni lombardi.

È stata una vera e propria festa dello sport e del “fare comunità“, organizzata grazie alla sinergia tra la cooperativa sociale monzese L’Iride, La Nuova Famiglia, Il Seme di Biassono e l’Associazione di Volontariato Amici della Speranza, con il supporto decisivo di CSI Milano, la rete Tiki Taka e tanti volontari.

L’ultimo appuntamento del campionato si è svolto allo Spazio Rosmini, ma tante gare precedenti hanno trovato casa anche alla Bocciofila di Macherio. A salire sul podio, supportati da un tifo da stadio e da innumerevoli cartelloni colorati, sono stati: I Bocciati (Il Brugo Oberdan); Il Labo (Il Brugo – Laboratorio Creattiviamoci); Arcipelago (Cooperativa Arcipelago) e Aliante (Cooperativa L’Aliante). Il centro di promozione sportiva CSI (che ha curato la regolarità delle gare e le classifiche) ha offerto coppe e medaglie, ma a vincere è stata la partecipazione: durante ogni partita, squadre miste di persone con fragilità e normodotati si sono sfidate in terna, coppia e gara individuale. Il premio è un’esperienza: una giornata speciale in un’azienda agricola del territorio per scoprire la meraviglia dell’apicoltura.

Il dopo-partita insieme è stato animato dal DJ set de Il Brugo e musica live con Il seme di Biassono, Oasi 2 di Barlassina e il CDD di Macherio; il pranzo è stato curato dagli Alpini di Monza. "Dal torneo fioriscono iniziative e proposte, per esempio la collaborazione con l’oratorio di San Donato dove organizziamo incontri con i ragazzi delle medie che vengono a conoscere il gioco delle bocce e sperimentano un’inaspettata sinergia con persone con disabilità - sottolinea Annalisa Calcagni, educatrice di Casa L’Iride - Oppure la collaborazione con il Collegio Villoresi di Monza, dove siamo stati chiamati a creare una pista di bocce per giocare insieme durante il recente Open Day".

Lo sport diventa veicolo d’incontro tra cooperative sociali, volontariato e scuole di ogni ordine e grado, anche grazie all’alternanza scuola/lavoro.