ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

L’idea possibile: alla Reggia in metrò. Il direttore firma l’appello: "Farà grande Monza"

Bartolomeo Corsini sogna la fermata al Parco, tappa prevista dal progetto M5 "Significa meno traffico, meno inquinamento, orari certi e qualità della vita".

Bartolomeo Corsini, direttore generale del Consorzio Villa Reale e Parco

Bartolomeo Corsini, direttore generale del Consorzio Villa Reale e Parco

Monza – "Monza, per diventare grande, ha bisogno della metropolitana". È con queste parole che Bartolomeo Corsini, direttore generale del Consorzio Villa Reale e Parco, si unisce alle voci di chi, dal territorio, chiede con decisione che venga realizzata l’importante infrastruttura che la città sogna da oltre 30 anni. Un intervento significativo alla vigilia dell’incontro decisivo sul futuro del collegamento che domani vedrà gli amministratori locali (i sindaci di Milano, Monza, Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo, guidati dal governatore della Lombardia Fontana) a confronto con il ministro delle Infrastrutture Salvini.

Corsini perora la causa con la convinzione di chi custodisce ogni giorno bellezza, storia e paesaggio. "È come il nostro Teatrino di Corte – aggiunge – che, dopo sofisticati interventi di restauro, è tornato Teatro di Corte, facendo il passo decisivo. Così sarebbe Monza con metropolitana". Per questo anche lui è tra i sostenitori dell’appello congiunto al Governo per chiedere il completamento del prolungamento di M5 da Milano a Monza, sottoscritto mercoledì scorso nella sede di Assolombarda monzese. Un fronte unito e compatto con sindacati, associazioni di categoria, Irccs San Gerardo e Autodromo, per dare forza al mandato del sindaco Paolo Pilotto in vista del colloquio a Roma con il ministro Matteo Salvini. La posta in gioco è altissima: sette fermate previste sul territorio monzese, tra cui quella del Parco, a Porta Monza. Per il direttore di Consorzio, la metropolitana non è solo un mezzo di trasporto, ma una vera infrastruttura di civiltà.

"Significa meno traffico, meno inquinamento, orari certi e qualità della vita più alta – afferma –. E per noi, che gestiamo un luogo unico come il Parco, sarebbe un’opportunità straordinaria. Si arriverebbe in metro a due passi dalla Villa Reale, entrando subito in un mondo diverso: quello della natura, della bellezza, del silenzio e della contemplazione". Corsini guarda anche oltre l’aspetto pratico, legandolo a un cambiamento culturale già in corso: "Oggi i giovani non amano più la macchina. Penso a mia figlia: quando è costretta a usarla è infastidita. Il futuro è in una mobilità diversa, efficiente, collettiva". E i numeri parlano chiaro: una metropolitana può trasportare fino a 300 persone ogni 5 minuti. In una città con parcheggi limitati, specie nei weekend, è un salto quantico. Il direttore di Consorzio, milanese doc, sa bene cosa significa scegliere tra traffico e rotaie: "La metropolitana è uno stile di vita, e deve diventare parte integrante del nostro modo di vivere. Qui, dove ogni giorno entriamo in un Parco che sembra uscito da un dipinto, anche la modernità può essere armonia".