Monza, autodromo e Comune di nuovo in guerra. Cosa succede alle tribune?

Non sono a norma ma la Sias fa ricorso al Tar perché non vuole metterci mano. E intanto la Formula Uno fa pressing

L'autodromo di Monza gremito di pubblico

L'autodromo di Monza gremito di pubblico

Monza, 23 febbraio 2023 - – E’ guerra legale tra Comune e Autodromo. Nel mirino due tribune del circuito, quella dell’Alta Velocità, in corrispondenza della Prima variante, e quelle alla Parabolica esterna, nell’ultimo settore del circuito. Secondo vigili e tecnici non sarebbero a norma. Almeno questo risulterebbe dal verbale da cui è partita la diffida del Comune a Sias (la società di Aci che gestisce l’autodromo) e il ricorso che ora è finito davanti al Tar. Perché Sias non ha effettuato gli interventi richiesti dal Comune e nemmeno è disposta a smantellare le strutture destinate al pubblico finite sotto osservazione ad agosto, negli ultimi giorni prima del Gran premio di Formula Uno sospesi tra i sequestri e i dissequestri del cantiere della Fan Zone sul prato del Roccolo.

Risolta in extremis quella questione alla vigilia del Gp del centenario, sembrava che i rapporti tra Comune e Sias fossero ripartiti da zero, con l’impegno di evitare altre pericolose "uscite di pista" sul fronte della burocrazia e dei permessi. A maggior ragione in vista del faraonico cantiere per rifare i 5 sottopassi e l’intero asfalto della pista che la Formula Uno pretende già per il prossimo Gp ma di cui ancora non sono pronti i progetti definitivi. E invece adesso si apre anche il fronte della giustizia amministrativa sulle tribune. Da una parte Sias, che chiede l’annullamento del “Verbale ispezione cantiere” del 30 agosto e la comunicazione con cui il Comune il 18 ottobre annuncia l’avvio del procedimento per accertamento di conformità urbanistica ed edilizia delle tribune, “contestandone sotto diversi profili la legittimità”. Dall’altra il Comune, convinto che “le argomentazioni sviluppate nel ricorso appaiono infondate” e deciso ad andare fino in fondo.