Corruzione Seregno, ai domiciliari anche il consigliere comunale Stefano Gatti

E' ritenuto uomo vicino al costruttore Antonio Lugarà

Maxi operazione contro la 'ndrangheta

Maxi operazione contro la 'ndrangheta

Seregno (Monza Brianza), 26 Settembre 2017 - Anche il consigliere comunale forzista Stefano Gatti agli arresti domiciliari nell'inchiesta della Procura di Monza per corruzione nell'ambito della maxi-operazione della Procura di Monza sui legami tra 'ndrangheta e politici che ha portato in carcere il costruttore Antonio Lugarà e ai domiciliari il sindaco Edoardo Mazza. Stefano Gatti è ritenuto dagli inquirenti uomo vicino all'imprenditore accusato di avere procurato voti al centrodestra nelle elezioni amministrative del 2015 in cambio della concessione edilizia per costruire un supermercato nell'area dell'ex Autopullman Dell'Orto a Seregno.

I carabinieri hanno eseguito anche perquisizioni a carico dell'ex sindaco e ora vicesindaco Giacinto Mariani, destinatario di una richiesta di misura interdittiva all'esercizio di pubblici uffici, che ha già colpito l’assessore a protezione civile e servizi demografici del Comune di Seregno Gianfranco Ciafrone (vicesindaco nella ex Giunta Mariani) e il dirigente dell'ufficio tecnico del Comune Franco Greco, l'ingegnere che ha preso il posto di Calogero Grisafi, l'architetto allontanato dal suo ruolo e poi reintegrato in Comune dopo una sentenza civile per mobbing che si è tolto la vita nel settembre del 2015 ingerendo psicofarmaci.

Sembra che a fare partire l'inchiesta dei pm monzesi Salvatore Bellomo e Giulia Rizzo sia stato proprio l'esposto contro Grisafi presentato in Procura da Giacinto Mariani, che era stato archiviato ma, anche dopo il suicidio dell'architetto, aveva dato impulso alle indagini sulla presunta corruzione. Indagato per corruzione anche l'ex vicepresidente della Regione Lombardia Mario Mantovani.