
Alcova porta la Milano Design Week per la seconda volta a Varedo Dal 7 al 13 aprile saranno coinvolti con le ville due siti dismessi
Tra poco più di quindici giorni Alcova torna a Varedo, per la sua nona edizione, riaffermando l’identità di Milano come capitale del design in costante crescita, espansione e trasformazione. Fondata nel 2018 da Valentina Ciuffi e Joseph Grima (Space Caviar), è una piattaforma itinerante che ogni anno, durante la Milano Design Week, riunisce designer, aziende, istituzioni e ricercatori per indagare collettivamente il futuro del progetto e dell’abitare.
Trasformando siti abbandonati, dimenticati o inaccessibili in hub per la creatività contemporanea, Alcova è velocemente diventata uno degli eventi più visitati e riconosciuti nel calendario globale del design. Protagonista sarà ancora una volta Varedo, dal 7 al 13 aprile, in cui Alcova, accanto alle storiche residenze di Villa Borsani e Villa Bagatti Valsecchi, presenta l’ex fabbrica Snia e le Serre di Pasino, due nuovi luoghi, grezzi e stratificati, dove la natura ha iniziato a riprendersi i suoi spazi. Quattro sedi, ognuna con la propria atmosfera unica, guideranno così i visitatori attraverso un percorso eclettico, in cui esplorare la ricerca e il lavoro di designer affermati ed emergenti attraverso installazioni site-specific, ossia adattate al sito, e progetti espositivi che dialogano con l’identità di ciascun ambiente.
Le Serre di Pasino, immerse nel verde dell’ippodromo all’aperto adiacente a Villa Bagatti Valsecchi, un tempo ospitavano una delle più grandi coltivazioni di orchidee bianche in Europa. Qui prenderà forma “Ghost Orchids“ di Marcin Rusak Studio, progetto site-specific che intreccia la storia personale del designer e quella del luogo, attraverso una nuova serie di opere scultoree realizzate in un materiale biodegradabile in collaborazione con il Lukasiewicz Institute. Interagisce con la memoria materiale e le sue trasformazioni anche “Soft Horizons“, un’installazione di sculture che celebra il marmo greco, utilizzandone frammenti rimodellati e riassemblati, dando loro una nuova leggerezza e movimento.
L’ex fabbrica Snia, imponente architettura razionalista, un tempo centro globale per la produzione di fibre sintetiche, mette in scena un intreccio tra decadenza industriale e silenziosa riconquista della natura. Qui verrà presentata “Under the Volcano“ di Ranieri, monumentale installazione per raccontare la nuova collezione in pietra lavica creata da Francesco Meda e David Lopez Quincoces per l’azienda situata ai piedi del Vesuvio. Sarà inoltre ospitata la ricerca sui materiali del futuro di Habitare attraverso i progetti di una selezione di aziende e designer finlandesi. Tra i progetti più interattivi e spettacolari, gli americani Decibel Made faranno una permormance sul posto, producendo oggetti con una grande stampante 3D, mentre “18 Drops of Sweat“ materializzerà l’apparizione di un vero e proprio hammam gonfiabile.
Villa Bagatti Valsecchi, perla architettonica del XIX secolo, con le sue grandi sale, le stanze più intime e i sotterranei, ma anche i suoi vasti giardini e le sue grotte nascoste, ospiterà realtà emergenti.
Villa Borsani presenterà ancora una volta oggetti di design all’avanguardia esposti in stretto dialogo con la sua architettura modernista. Tra i progetti speciali, l’iconica sala del camino della Villa sarà abitata dalle creature immaginarie dell’Atelier dell’Errore, collettivo artistico nato da un progetto per la neuropsichiatria infantile.