Milan, il fattore Leao: “Sto qui con il cuore, è casa mia. Il futuro non lo so”

Pioli e il suo destino: “Il Milan non si lascia, poi dipende da quello che succederà”

Leao

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Milano, 30 marzo 2024 – Una partita particolare e una vittoria preziosissima quella collezionata al Franchi dal Milan, con la Viola in campo per la prima volta dopo la morte del direttore generale Joe: il 2-1 firmato da Loftus-Cheek e Leao permette ai rossoneri di blindare il secondo posto portandosi a 6 punti di vantaggio sulla Juventus. Quarto successo consecutivo in campionato, sesto se si considera anche l'Europa League, con il mese di marzo che si chiude in modo assolutamente soddisfacente: unica nota negativa, il giallo preso da Loftus-Cheek al 92' che costerà all’inglese la squalifica per il prossimo match contro il Lecce. Una vittoria sofferta ma meritata che poteva arrivare già nel primo tempo se la grande mole di occasioni create fosse stata concretizzata dai rossoneri: con il successo di questa sera Stefano Pioli è riuscito ad avere la meglio su Vincenzo Italiano lontano da San Siro quando nei tre precedenti incontri di Serie A (tra Spezia e Fiorentina) era sempre stato il collega ex Trapani a sorridere mentre i 57 gol segnati finora permettono al Milan di essere il secondo miglior attacco del campionato.

Leao

Con un assist al bacio per Loftus-Cheek e il gol decisivo del 2-1, Rafa Leao ha festeggiato al meglio il traguardo delle 200 presenze in rossonero: "Cerco sempre di fare del mio meglio, anche la squadra ha fatto un gran lavoro. Abbiamo fatto due gol, poi abbiamo sofferto un po’ alla fine. Quando la squadra sta bene mi sento meglio. Sono uomo, non sono più un ragazzino. Devo ringraziare club e società che mi ha portato a questo livello, ringrazio i miei tifosi e faccio i complimenti a Chukwueze, ha fatto una grande partita e sono molto felice per lui. La squadra sta bene, sapevamo quanto fosse importante vincere stasera e allungare sul terzo posto. Se resto? Ho un contratto col Milan, ma il futuro non lo so. Sono qui col cuore. Il Milan è la mia casa, lo dico sempre. Il mio sogno per il finale di stagione è. vincere qualcosa di importante. Siamo in Europa League, però sabato c’è il Lecce che è molto importante, serve per andare più lontani dal terzo posto. Rammarico per una prima parte di stagione che poteva andare meglio? Ne abbiamo parlato col mister in queste settimane, non importa come si inizia ma in che modo si finisce. Vogliamo finire bene la stagione, senza rimpianti. Oggi abbiamo vinto, siamo anche in Europa League che il Milan non ha mai vinto e noi vogliamo vincere. Il mio polsino? Prendendo le scale per andare in campo, un bimbo me l’ha dato ed è stato un momento bello. Ho sentito che mi portava fortuna e l’ho usato”. Sul portoghese il tecnico emiliano ha spiegato: “Ci può trascinare. Noi l'abbiamo accompagnato, lui si è fatto acompagnare. Gli manca veramente poco per diventare quel campione che ho sempre creduto potesse diventare. Ma non parlo dei gol, parlo della leaderhsip che ha, della parolina in più che dice. Poi la sua qualità e la sua forza: è difficile per i difensori tenerlo”.

Pioli

Soddisfatto ovviamente Stefano Pioli: “Per me tornare a Firenze soprattutto nella serata di oggi per quello che è accaduto qui anche con Davide è sempre emozionante. Abbiamo interpretato bene la partita, creato tanto e sofferto il giusto su un campo dove abbiamo sempre fatto fatica, quindi sono molto soddisfatto: dopo le soste non è mai facile trovare il ritmo. E’ un ottimo momento che dura da due-tre mesi, la squadra sta crescendo e sta migliorando la compattezza: la classifica è quella lì. Io non credo ci siano 14 punti tra noi e l'Inter, ma loro hanno approfittato del nostro mese in cui abbiamo fatto solo 2 punti e loro 12; è lì che ha preso il distacco. Nel calcio non s'inventa nulla e non si possono negare tempi di inserimento ai giocatori nuovi. Noi abbiamo cambiato tantissimo: i nuovi dovevano conoscere me e io dovevo conoscere loro. Quest'anno abbiamo una squadra di qualità: Pulisic è Pulisic, Loftus è Loftus, poi Leao, Giroud, Bennacer, Adli, Reijnders... Noi dobbiamo giocare bene perché abbiamo questo tipo di giocatori. Forse ci manca qualche caratteristica, ma ora dobbiamo sopperirci con l'attenzione”.

Sul futuro, invece, Pioli è chiaro: "Sono affezionato tantissimo al Milan: come si fa a non essere affezionati a questo club? Ma non dobbiamo pensare al futuro io e i giocatori. Il club sì, perchè deve programmare, capire dove intervenire. Noi dobbiamo pensare a cosa fare sul campo, ma l'abbiamo sempre fatto, isolandoci a Milanello per preparare le partite. Dobbiamo farlo anche ora: ci sono tante importanti tra campionato e Europa. Io non ho mai avuto dubbi. Il Milan non si lascia, il Milan è il Milan e io mi trovo benissimo. Poi siamo ambiziosi e tutti si aspettano che tu possa vincere tutte le partite. Abbiamo vinto lo Scudetto due anni fa e tutti si aspettano di vincere. Io sono felicissimo al Milan, poi dipende da quello che succederà. Io sto bene con tutti, con Furlani, Ibra, Moncada... Sto bene al Milan”.

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