
Cesc Fabregas, l'attuale allenatore del Como è corteggiatissimo dall'Inter
Milano, 4 giugno 2025 – Dal “Fabregas è il primo obiettivo per la panchina, ci proveremo sino all’ultimo” (fonte Inter) al “Fabregas non lascerà il club, il progetto ruota attorno a lui” (versione Como). In poche ore è successo di tutto e di più.
Milano
Alle 9 del mattino dai piani alti di viale della Liberazione arriva la conferma che l’Inter è sulle tracce del tecnico spagnolo per sostituire Simone Inzaghi (il cui addio è stato quasi snobbato dallo spogliatoio, solo 5 calciatori su 25 della “rosa“ lo hanno salutato sui “social”).

Il quale, più o meno in quei minuti, vola da Linate in direzione Parigi per incontrare i vertici dell’Al Hilal e firmare il ricchissimo biennale da 27 milioni a stagione. Poco prima delle 14 la conferma: l’ormai ex tecnico dei nerazzurri ha sottoscritto il contratto. L’esperienza con gli arabi può cominciare e nel weekend salirà su un altro aereo per trasferirsi negli Stati Uniti dove lo attende il Mondiale per Club.

Londra
La giornata è frenetica per il presidente Beppe Marotta (nel pomeriggio ai funerali dell’ex presidente nerazzurro Ernesto Pellegrini) il ds Piero Ausilio: si entra sempre più nel vivo del futuro, Fabregas è a Londra per parlare con i vertici del club lariano ma all’ora di pranzo arriva la doccia fredda: “Cesc non lascerà il Como - fa sapere il numero uno del Como, Suwarso, in un’intervista al SWXS London -. Il nostro percorso è lungo, sarà per più stagioni e ruota attorno a Cesc Fabregas, che non lascerà il club”. Pretattica, avvertimento, bluff o verità? Di sicuro una affermazione forte e chiara, quella del rappresentante della proprietà indonesiana.

Parole al miele
Cui seguono anche le parole poco rassicuranti del diretto interessato che sembrano chiudere ogni discorso: «Ho iniziato con questo club perché pensavo a un progetto a lungo termine. Non voglio finire la mia carriera in un club dove c’è un progetto per uno o due anni, e poi termina tutto. Credo molto nei programmi del Como, sono arrivato qui da giocatore e sono molto, molto felice perché qui posso lavorare nel modo che voglio”. "Abbiamo gli stessi obiettivi e la stessa ambizione. Il presidente mi permette di lavorare come voglio, nel modo in cui vedo le cose. Fortunatamente condividiamo la stessa visione, lo stesso obiettivo, che è arrivare il più in alto possibile. Insieme siamo diventati davvero una buona squadra, in una piccola città, in un piccolo club — perché siamo ancora un piccolo club — ma con grandi, grandissime ambizioni per il futuro". Parole al miele nei confronti del club e degli Hartono.
Il rilancio
Ma l’Inter non si scoraggia e continua a spingere su questa pista per “liberare“ Fabregas. Non è semplice, il Como ha già declinato le proposte di Lipsia, Bayer Leverkusen e Roma. Ecco perché Ausilio è volato a Londra per l’ultimo affondo e discutere con la dirigenza lariana.
L’Inter punta con forza su Fabregas perché considerato il profilo ideale: giovane, di rottura rispetto al recente passato, propositivo. E poi lo stesso tecnico è molto attratto (anche se poi “ufficialmente“ deve dire altro) dalla possibilità di fare il grande salto e accomodarsi sulla panchina dei nerazzurri che ha sempre elogiato nel corso della stagione ("Bravo il napoli a vincere lo scudetto ma l’Inter gioca il calcio migliore”).
Le alternative
A questo punto, però, vanno considerate anche le alternative: in agenda ci sono i nomi di Chivu, in trattativa per il rinnovo con il Parma (si è preso tempo fino a venerdì), e Vieira che il Genoa vorrebbe tramontare. Più defilate le ipotesi De Zerbi e Mancini.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su