
La delusione dei tifosi interisti
Milano – Il sogno europeo si è infranto e l’Inter esce dalla finale di Champions League con una pesantissima sconfitta. Un 5-0 seguito a una partita in cui il Paris Saint-Germain ha dominato dall’inizio alla fine. Alle migliaia di tifosi che si sono riversati nelle strade di Milano, non resta che un muto silenzio. Piazza Duomo, prima invasa da cori, fumogeni e bandiere, si è spenta. Allo stadio di San Siro, dove oltre 50.000 appassionati hanno seguito la partita su un maxischermo, c’è solo delusione. E la delusione è ancora maggiore per i 40.000 interisti che hanno invaso Monaco di Baviera, sobbarcandosi di costi, solo per assistere a quella che rimarrà impressa come una delle notti più buie della storia nerazzurra.
Al Giuseppe Meazza, i tifosi hanno iniziato ad andarsene mestamente già a metà del secondo tempo e a chi à rimasto fino alla fine ha fatto effetto soprattutto uno stadio silenzioso, senza cori e con l'unica grande voglia di tornarsene a casa e dimenticare una serata no. In piazza Duomo, dove quest'anno il Comune non aveva allestito mega video dove poter vedere la partita, ma dove comunque era tutto pronto per accogliere i festeggiamenti, poca voglia di parlare per gli interisti in piazza. Pochi i tifosi presenti, quasi tutti delusi e con poca voglia di parlare, tra i quali anche alcuni francesi "anti Psg". I pochi tifosi disposti a parlare, oltre alla delusione per la prestazione sottotono della squadra di Inzaghi, hanno comunque sottolineato il merito degli avversari, capaci di vincere meritatamente.
La delusione di Milano per la disfatta dell'Inter nella finale di Champions League contro il PSG viaggia dallo stadio ai luoghi della città in cui si erano radunati i tifosi nerazzurri, pronti poi a riversarsi in piazza Duomo. Niente. Bandiere chiuse e facce tristi, tutti in cammino verso casa. Increduli gli oltre 50 mila che erano andati a San Siro per seguire la partita sui maxischermi (e che in parte se ne sono andati ben prima della fine) davanti al 5-0 con cui è stata travolta la squadra di Simone Inzaghi. L'allenatore è stato uno dei bersagli delle critiche dopo questa caporetto: "Sopravvalutato", "Speriamo che se ne vada" ha commentato qualcuno. Tra i giocatori Dimarco, “colpevole” secondo i tifosi in occasione dei primi due gol della squadra francese: "È stato un disastro". Ma anche altri, "che spariscono regolarmente in occasione delle grandi partite". Qualcuno ha assolto invece l'Inter: "È stato il PSG a essere fortissimo, erano inaffrontabili". Di "umiliazione" hanno poi parlato in molti. La sconfitta più ampia della storia per una squadra in una finale di Champions League. "Qualcuno adesso dovrà saltare, magari l'allenatore ma anche qualche giocatore" hanno sentenziato gli arrabbiati tifosi dell'Inter.

C’è un silenzio che pesa più di mille urla dove, solo pochi minuti fa, il popolo nerazzurro sognava la gloria. Cinque schiaffi, uno dopo l’altro, inflitti con chirurgica freddezza da un Paris Saint-Germain spietato, hanno ricacciato l’Inter nell’incubo. C'è rabbia ma, soprattutto, c'è sconforto. Quello sguardo basso dei padri che avevano portato i figli per vedere la storia, e invece hanno assistito alla disfatta. San Siro, lontano da Monaco ma vicina nel cuore, pareva un mausoleo e i cori, svaniti nel nulla. La verità è che semplicemente non c’è stata partita. Stanotte, l’anima nerazzurra piange in silenzio.

Il Paris Saint-Germain sta dominando contro l'Inter e ha inflitto ai nerazzurri quattro gol senza appello. Il quarto è stato il colpo più duro, quello che sembra aver spezzato le ultime speranze. In curva, le bandiere sventolano di malavoglia, gli sguardi si abbassano. Nelle piazze di Milano si respira lo stesso sconforto. L’amarezza è palpabile: si sognava una notte europea diversa.
Dopo un primo tempo decisamente sottotono da parte della squadra allenata da Simone Inzaghi, i tifosi nerazzurri presenti sugli spalti dello stadio San Siro cominciano a farsi sentire con maggiore insistenza, chiedendo a gran voce una reazione concreta e determinata da parte dei loro beniamini. Nonostante la prestazione poco brillante, l’entusiasmo dei supporter interisti non viene meno: cori potenti, bandiere che sventolano senza sosta e un tifo incessante continuano a riempire lo stadio. I tifosi credono ancora nella possibilità di una rimonta.

Il primo tempo della finale di Champions League 2025 tra Paris Saint-Germain e Inter ha lasciato i tifosi nerazzurri delusi e amareggiati. Il PSG ha dominato l'inizio del match, segnando due gol nei primi 20 minuti grazie a Hakimi e Doué, sfruttando errori difensivi dell'Inter. Nonostante alcune occasioni create da Thuram e Acerbi, l'Inter ha faticato a trovare coesione e incisività offensiva, mostrando segni di stanchezza e vulnerabilità. La prestazione opaca ha suscitato critiche e scoraggiamento tra i tifosi. In attesa di un secondo tempo tutto in salita, però, i nerazzurri non mollano e la loro voce di sostegno alla squadra non si placa.

Allo stadio di San Siro l'aria è già pesantissimo al ventesimo minuto di gioco. Dopo il primo gol di vantaggio del Paris Saint-Germain, Douè regala un secondo gol di vantaggio alla squadra francese, ammutolendo i tifosi interisti.
Una tensione palpabile, un brusio che si diffonde nella voce di migliaia di tifosi nerazzurri. Arriva il fischio d'inizio: la finale di Champions League è aperta. Da Piazza Duomo allo Stadio di San Siro i tifosi dell'Inter fremono di entusiasmo.

Attorno alle 19.30 le due curve dello stadio di Monaco erano già quasi piene e ora si sono riempite. Inizia il vero pre-partita, con cori e fischi a seconda di chi arriva. I maxischermi dello stadio rimandano le immagini dell'arrivo dei pullman. Alcuni dei protagonisti della finale cominciano ad entrare sul terreno di gioco per respirare l'aria che tira. A cominciare per prima il riscaldamento è stato l'Inter.
Dal nostro corrispondente a Monaco, Giulio Mola – A Monaco la tensione è salita nel pomeriggio, poche ore prima della finale di Champions tra Inter e Paris Saint-Germain. Dopo un venerdì tranquillo e una mattinata senza particolari problemi, la situazione è precipitata verso le 17, quando centinaia di tifosi si sono diretti verso l’Allianz Arena. Gli scontri più gravi sono avvenuti nella metropolitana, alla fermata Universität: insulti, spintoni, poi calci, pugni e l’intervento della polizia in assetto antisommossa, che ha usato lacrimogeni per disperdere i gruppi. Secondo quanto riportato dalla Bild “alcuni sostenitori dell’Inter sarebbero rimasti feriti e col volto coperto di sangue”.

Ci sono stati altri episodi isolati in altre fermate, con tentativi di aggressione tra gruppi rivali. Nonostante la presenza di circa cinquemila agenti, la situazione è sfuggita di mano per alcuni minuti. Ora la calma sembra essere tornata: 18 mila tifosi per parte sono sugli spalti, altri nelle fan zone di Odeonsplatz e Königsplatz o davanti ai maxischermi dell’Olympiapark. La partita può iniziare.

Migliaia di tifosi si stanno accalcando intorno allo stadio Meazza di San Siro in attesa di entrare per vedere la partita sul maxischermo dove la partita sarà trasmessa in diretta da Monaco.
A Monaco, per la finale di Champions League, non mancano i nomi illustri. In tribuna ci sono Gianni Infantino (FIFA), Aleksander Čeferin (UEFA), e Gabriele Gravina (FIGC), oltre al presidente del Senato Ignazio La Russa con il figlio. Per la Serie A presenti anche Ezio Simonelli e Luigi De Siervo. Tra i volti noti spunta Valentino Rossi, interista dichiarato. Non poteva mancare Thomas Bach, presidente onorario del CIO. Un parterre fitto di istituzioni, sportivi ed ex campioni: tutti pronti per assistere – magari – a una nuova festa nerazzurra, quindici anni dopo Madrid.

All’ingresso di San Siro, l’entusiasmo dei tifosi è alle stelle. Tra cori e bandiere, spicca quella di un sostenitore che raffigura Simone Inzaghi come un santo, simbolo di una fede incrollabile. In molti inneggiano al tecnico e sperano che resti alla guida dell’Inter, nonostante le recenti incertezze sul suo futuro. Non mancano neppure gli striscioni ironici rivolti ai supporter del PSG, in un clima acceso ma festoso.
Per chi non potrà essere a Milano, non mancano le alternative: in città e non solo. E per chi non sarà davanti al maxischermo di San Siro o all’Idroscalo, ci sono comunque spazi all’aperto, birrerie, club, eventi a tinte marcatamente nerazzurre. Consigliabile prenotare ovunque e dare un occhio ai prezzi: ecco la nostra guida per vedere la partita.