
Lo stadio Meazza di San Siro durante un derby tra Milan e Inter
Milano – C’è un’aria diversa in città nel giorno del Derby della Madonnina. Lo si percepisce nei bar del centro, dove si discute di formazioni e tattiche più del solito, e lo si vede nelle metropolitane e sui tram disseminati di sciarpe rossonere e nerazzurre. Milano si prepara alla sfida sul campo tra Milan e Inter e lo stadio di San Siro è pronto ad accendersi per la battaglia.
Il duello, come sempre, vale più di tre punti: la partita è storia, rivalità e passione. E i tifosi della squadra vincitrice guadagneranno il malcelato diritto di ricordare la sconfitta ad amici e colleghi di diversa “parrocchia”. Ma quest’anno, sugli spalti, manca uno degli ingredienti più spettacolari della stracittadina: le coreografie delle curve, vietate dalla Digos dopo l’inchiesta “Doppia Curva”, che lo scorso settembre ha portato all’arresto di 19 capi ultras per diversi reati tra cui associazione per delinquere ed estorsione.
La posta in gioco
Questa edizione del derby arriva in un momento cruciale della stagione. L’Inter, guidata da Simone Inzaghi, è in lotta per lo scudetto e sta cercando di mantenere il vantaggio sulle inseguitrici. Il Milan di Stefano Pioli vede nella stracittadina un’occasione per riaccendere le proprie ambizioni e dimostrare di poter ancora competere ai massimi livelli. Un derby vinto potrebbe dare slancio nella corsa al titolo dei nerazzurri, una sconfitta potrebbe ridimensionarne le aspirazioni. Anche se c’è chi, come Massimo Boldi, pur essendo milanista fino al midollo, preferirebbe un bel 3-3 per “il quieto vivere”.

Il derby della solidarietà
Non solo una sfida calcistica, a San Siro è andato in scena anche il derby della solidarietà. Gli ultras di Milan e Inter infatti hanno consegnato ai City Angels beni di prima necessità e prodotti per l’igiene per i senza tetto della città. Una delegazione di tifosi rossoneri e nerazzurri ha srotolato lo striscione “Uniti nella solidarietà”. All’iniziativa c’era anche Germano Lanzoni, storica voce del Milan e conosciuto per il Milanese imbruttito. A loro è andato il ringraziamento del fondatore dei City Angels Mario Furlan. “Sono grato alle due curve – ha detto – per questa bella manifestazione di solidarietà verso gli ultimi”.

La battaglia coreografica
Le coreografie del derby sono da sempre un’opera d’arte a cielo aperto. La Curva Nord interista e la Curva Sud milanista hanno regalato negli anni scenografie che hanno fatto il giro del mondo: guerrieri, citazioni latine, bandiere sventolanti che trasformavano lo stadio in una tela vivente, fino all’ultimo ironico striscione ispirato a Leonardo DiCaprio ne Il grande gatsby, che fece il giro del mondo.