
La scritta "Forza Inter" composta al lato Nord e Sud dello stadio
Milano, 6 maggio 2025 – Il sogno di conquistare la finale di Champions League ora è realtà. Un 4-3 fatto di passione e giocate. Coraggio contro quella che tutti (o quasi) giudicavano la squadra più forte d’Europo e del mondo. Invece in finale c’è l’Inter.
Il sogno era iniziato in un San Siro soldout con oltre 75mila spettatori (4.500 da Barcellona). Incasso record da circa 14 milioni di euro. E tutto lo stadio colorato di nerazzurro per l'occasione. Inter-Barcellona, semifinale di ritorno di Champions League, dopo il 3-3 dell'andata, è una partita già entrata, di fatto, nella storia.

Decibel altissimi ben prima delle 21. Boati per i nerazzurri, soprattutto per Lautaro rientrato dopo la lesione rimediata proprio in Catalogna. Fischi per i blaugrana, soprattutto per la stella Yamal. Poi le classiche colonne sonore pre-partita: “Ogni volta” di Vasco Rossi e “C'è solo l'Inter” su tutte. San Siro trema. E poco prima del fischio di inizio, (quasi) tutto lo stadio si è colorato di nerazzurro. “Forza” nel lato Nord. “Inter” nel lato Sud. Per spingere la squadra in una serata destinata comunque a restare nella storia, anche soltanto per l'incasso record. I biglietti, con prezzi a partire da 99 euro (terzo anello verde) per arrivare fino ai 499 delle poltroncine (primo anello rosso), tutti esauriti. Incasso di circa 14 milioni di euro, mai registrato prima. Due anni fa, per la semifinale, sempre in Champions League, contro il Milan, si era arrivati a 12,5 milioni. In stagione, in occasione dei quarti di finale con il Bayern Monaco, altra doppia cifra, questa volta da 10 milioni. Sugli spalti, anche la Curva aveva annunciato il ritorno al tifo fin dal primo minuto. Nelle precedenti partite, infatti, era andata in scena la protesta silenziosa, contro caro-biglietti e divieti arrivati in seguito all'inchiesta “Doppia Curva”: niente cori per i primi venti minuti. “Una partita leggendaria senza poter esporre i nostri drappi che, in 56 anni, hanno girato il mondo. Deporremo l'ascia di guerra perché la maglia viene prima di ogni cosa”, il comunicato. E ancora: “Canteremo dal primo minuto, trascinando il tifo fin dall'inizio. C'è bisogno che il popolo interista si unisca in una sola anima e trascini la squadra oltre ogni limite. Proseguiremo la nostra protesta nelle restanti partite”. La città si è messa in moto per l'occasione, tra servizi e limitazioni. La Prefettura ha disposto il divieto della somministrazione e della vendita di bevande alcoliche e superalcoliche, nonché la vendita per asporto in contenitori di vetro e lattine sia in forma fissa che ambulante, senza inibirne l'ordinario consumo con servizio al tavolo. Divieto dalle ore 8 a mezzanotte nelle zone Centro, Darsena e Navigli, Corso Como, Sempione e dalle ore 12 sempre fino a mezzanotte, nella zona di San Siro e dintorni. Per quanto riguarda i trasporti Atm, M1, M5 e il parcheggio di Lampugnano aperti fino a tarda notte. Ultimo treno della linea rossa (M1) da Lampugnano alle ore 2. Dopo il normale orario di chiusura, i treni solo da Lampugnano verso Sesto, non al contrario. Ultimo treno alle ore 2 anche per la linea lilla (M5) da San Siro e da Bignami. Orario invariato invece per M2, M3, M4, oltre che per le tratte M1 Pagano-Bisceglie, Lampugnano-Rho e Sesto verso Lampugnano.