
Il portoghese elogia Allegri: "Qui ha già vinto, c’è un grande spirito di squadra". Rossoneri in campo oggi in Australia alle 12.20 italiane contro il Perth Glory.
Meno di un mese. Per cambiare (già) tutto. Morale alto dopo le prime due amichevoli contro Arsenal (0-1) e soprattutto Liverpool (4-2), profilo basso di chi ha ben impresso nella mente e nelle gambe di dover archiviare un ottavo posto. E tornare nell’Europa che conta con un colpo di straccio sul recente passato. Perché, appunto, "è cambiato tutto". A dirlo, non un Carneade qualsiasi. Ma Rafael Leao, il simbolo del nuovo Milan di Massimiliano Allegri.
Il portoghese, ieri, ha parlato insieme al tecnico in occasione della conferenza stampa di prestazione del terzo test stagionale, in programma oggi in Australia (alle ore 12.20 italiane) contro il Perth Glory, nella città che potrebbe ospitare anche Milan-Como di campionato, in programma nel fine settimana dell’8 febbraio 2026, quando San Siro ospiterà la cerimonia di inaugurazione di Milano Cortina. "La cosa più importante sarà essere pronti da metà agosto per la nuova stagione. Poi, chiaro, siamo il Milan e scendiamo sempre in campo per vincere". Chiarissimo, il messaggio del 26enne. Ancor di più il seguente: "Stiamo diventando una squadra competitiva e con un forte spirito. Anche quando non giochiamo bene ci aiutiamo tutti e tecnicamente abbiamo giocatori che possono fare la differenza". Ma spicca "lo spirito". In coppia con "è cambiato tutto". Cambieranno anche le scelte di Allegri, peraltro. Con ogni probabilità spazio dal primo minuto a Estupinan da una parte e a Jimenez dall’altra.
In più Chukwueze e Okafor dal primo minuto, con spazio anche per Bondo. Sui primi due ci sono rispettivamente Fulham e Bologna. Su Bennacer e Adli (non convocati per la tournée) Al Ittihad e Sassuolo. Mentre il Napoli potrebbe tornare su Musah e Liberali è a un passo dal Catanzaro. Intanto, al ritorno a Milanello, Allegri troverà Gimenez e Modric. Intanto, conferma la sua griglia: "Napoli favorita per lo scudetto, visto che l’ha appena vinto. L’Inter è forte e viene da un lavoro di tanti anni. Poi Juventus, Roma, Atalanta, Fiorentina: l’ultima volta l’ho dimenticata, non me ne voglia Pioli. E Lazio: in tante lotteranno per i primi quattro posti". Ossia l’obiettivo del Milan senza coppe: "Un vantaggio potersi allenare tutta la settimana. Lo svantaggio è che un club come il nostro deve giocare la Champions". E a chi gli chiede conto di un Milan giovane, l’ex Juventus risponde così: "La parola giovane è un po’ astratta, nel calcio se uno è bravo gioca. La differenza è solo nell’esperienza". E nella retroguardia a tre sperimentata dal tecnico, ben starebbe Giovanni Leoni, 18 anni, che il Parma però ha intenzione di difendere dalle avances della big di Serie A e non solo. Attenzione, in questo senso, anche a Pietro Comuzzo, 20enne sotto contratto con la Fiorentina fino al 2029. Per non parlare di Ardon Jashari: il 23enne ha informato il Bruges di non voler più indossare la maglia nerazzurra e ha lasciato il Belgio (permesso concordato tempo fa) per il matrimonio del fratello in Macedonia del Nord. I rossoneri, dopo l’ultima offerta da 38 milioni (33,5 più 4,5 di bonus), puntano a far leva sulla volontà del centrocampista di lasciare il club belga, fermo invece sulla richiesta di 35 milioni di parte fissa e 5 di bonus.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su