GIAMBATTISTA ANASTASIO
Politica

Trasporti: svolta nella governance, Regione verso l’addio alle Agenzie

Oggi, mercoledì 30 aprile, verrà approvata dalla giunta Fontana la delibera che avvierà il percorso

Attilio Fontana, presidente leghista della Regione Lombardia, al secondo mandato

Attilio Fontana, presidente leghista della Regione Lombardia, al secondo mandato

Milano, 30 aprile 2025 – La delibera sarà approvata oggi dalla Giunta regionale. Ma non avrà un effetto immediato, il governatore Attilio Fontana e i suoi assessori licenzieranno, infatti, una proposta di progetto di legge. Detto altrimenti: è l’inizio di un iter che dovrà far tappa anche in Consiglio regionale.

Detto questo, si tratta però dell’inizio di un iter destinato a dare una svolta netta e profonda alla governance di un settore strategico: quello del trasporto pubblico locale.

La proposta in questione mira infatti a rivedere la Legge 6 del 2012, proprio quella che disciplina il settore del trasporto pubblico. Come? In attesa dei dettagli, la delibera prevede l’uscita di Regione Lombardia dalla compagine dei soci di tutte le Agenzie di bacino del Trasporto Pubblico Locale, vale a dire: l’uscita della Regione dall’ente che coordina e gestisce la mobilità pubblica su scala sovracomunale e interprovinciale.

Per intendersi, è proprio l’Agenzia competente per Milano e hinterland nonché per le province di Monza e Brianza, Pavia e Lodi, ad aver indetto le gare pubbliche per il riaffidamento del servizio nell’area metropolitana milanese e nelle stesse province della Brianza e del Lodigiano.

La dipartita di Regione Lombardia è dovuta ad un fattore che da Palazzo Lombardia sottolineano e rivendicano da tempo: la differenza tra le risorse economiche che la Regione trasferisce o stanzia di tasca propria nel trasporto pubblico locale e il peso che la stessa Regione ha all’interno delle Agenzie di bacino, pari al 10%.

Un peso limitato che, fanno presente da Palazzo Lombardia, porta la Regione a dover sottostare a decisioni di Comuni, Città Metropolitana e Province anche se contribuiscono assai meno, quanto a risorse, al funzionamento del sistema. Un tema, questo, che negli ultimi anni si è posto soprattutto nell’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia.

Qui – secondo la Regione – sono il Comune di Milano e la Città Metropolitana di Milano ad avere un peso e un’influenza preponderanti. Proprio lo stesso peso e la stessa influenza che a Palazzo Lombardia sono sicuri di poter avere uscendo dalle Agenzie e disciplinando il sistema del trasporto pubblico attraverso le delibere “ordinarie“: quelle della Giunta regionale e, in alcuni casi, del Consiglio regionale.