
La mobilitazione dei lavoratori
Cologno Monzese (Milano) – Settimana di scioperi e proteste per i lavoratori Siae e SM Optics. È iniziata oggi a Cologno Monzese una settimana di scioperi e mobilitazioni da parte dei lavoratori della Siae Microelettronica e della SM Optics, aziende del settore delle telecomunicazioni che da mesi attraversano una fase di forte incertezza. La decisione della proprietà di destinare risorse economiche a Luxshare, invece che al pagamento degli stipendi arretrati, ha fatto esplodere la protesta dei dipendenti, già esasperati da una situazione divenuta insostenibile. “Abbiamo appreso della scelta dei fratelli Mascetti di destinare prioritariamente risorse economiche a Luxshare anziché, come invece garantito, ai lavoratori e alle lavoratrici che da tre mesi non percepiscono lo stipendio - dichiarano dalla Fiom Cgil -. Questo atto rappresenta l’ennesimo schiaffo ai dipendenti e alle loro famiglie, che da tempo si trovano in grandissima difficoltà”. Il clima di tensione non si è attenuato nemmeno durante le festività: anche a ridosso di Ferragosto, infatti, non sono mancati momenti di mobilitazione e assemblee spontanee. La Fiom Cgil di Milano e le Rsu di Siae Microelettronica e di SM Optics hanno indetto una serie di scioperi che dureranno da oggi a venerdì 22 agosto, coinvolgendo l’intera giornata lavorativa.
Le richieste avanzate dai sindacati sono chiare: “pagamento immediato degli stipendi arretrati, garanzie sulla continuità aziendale, difesa dei posti di lavoro e impegni concreti contro ogni ipotesi di delocalizzazione. Non è possibile - proseguono i rappresentanti sindacali - che i lavoratori vengano trattati come un bancomat. I dipendenti meritano rispetto e la proprietà deve assumersi fino in fondo tutte le proprie responsabilità”. La settimana di mobilitazione si apre questa mattina con un presidio davanti ai cancelli dell’azienda.
Dalle ore 8 i lavoratori e i sindacati danno vita a un’assemblea permanente, durante la quale verranno decise le ulteriori iniziative di lotta. La mobilitazione, spiegano gli organizzatori, non si fermerà finché non ci saranno segnali concreti da parte della proprietà. Alla base della protesta c’è una situazione economica drammatica per centinaia di famiglie. Gli stipendi sono infatti fermi da maggio: l’ultima retribuzione ricevuta, poco prima di Ferragosto, è stata il saldo della busta paga di aprile. Molti lavoratori si trovano ora in condizioni di difficoltà estrema, costretti a far fronte alle spese quotidiane senza alcuna entrata da oltre tre mesi. Il sindacato chiede anche un intervento delle istituzioni per garantire la salvaguardia occupazionale e il rilancio di una realtà considerata strategica per l’industria nazionale.
“Serve un impegno pubblico – sottolinea la Fiom – affinché il gruppo Siae possa superare questa crisi e rilanciarsi sul mercato, senza sacrificare ancora una volta chi lavora”. La vertenza, che si preannuncia lunga e complessa, tocca dunque un nodo cruciale: il destino di una delle aziende simbolo del settore e la tutela di centinaia di famiglie. “Rispondiamo uniti a questo ennesimo atto di arroganza padronale”, concludono Fiom Cgil Milano, Rsu Siae Microelettronica e Rsu SM Optics.