ELISA GUZZO VACCARINO
Cultura e Spettacoli

Roberto Bolle: “Dirigere il balletto della Scala? Il mio nome è una delle ipotesi”

Il ballerino, impegnato con ’On Dance’, non chiude alla possibilità: “Ma finora nessun colloquio”. “Il mio grande desiderio è aprire dialoghi tra le arti e includere tutte le forme di danza”

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Roberto Bolle, 49 anni, stella della danza mondiale (foto Vito Lorusso)

Milano – Futuro direttore del Balletto del Teatro alla Scala?

“È un’ipotesi ventilata tra i nomi che si sentono...”.

Aveva detto che sarebbe “un onore“, nel caso...

“Ma non ho avuto finora nessun colloquio in merito con il nuovo sovrintendente Fortunato Ortombina, che entrerà in sede quest’autunno”. Idolo del balletto mondiale, 49 anni vissuti al massimo (50 a marzo), Roberto Bolle è in piena attività.

Cosa ha fatto Roberto il Magnifico in questa estate rovente e cosa sta preparando?

“Sono reduce da 10 recite a Tokyo al World Ballet Festival. Nel duo sensuale di ’Le Parc’ di Preljocaj ho fatto coppia con Alessandra Ferri, alla sua ultima volta in scena: un momento speciale per tutti e due, prima che lei si dedichi alla nuova carriera di direttrice del ballo all’Opera di Vienna”.

Ferri a Vienna, Bolle alla Scala? Sarebbe un problema trovarsi a capo di amici e colleghi con cui si è cresciuti?

“A dir la verità, non ci ho ancora pensato per adesso”.

La coppia d’oro Ferri-Bolle, che ballò al Met nell’ultima recita americana di Alex in ’Manon’ e ’Romeo e Giulietta’, quando la nostra étoile disse basta alle scarpette (per riprenderle anni dopo), terrà un talk il 7 settembre in piazzetta Reale per ’On Dance’. Sta per partire nel cuore di Milano la settima edizione dell’evento-Bolle, dal 4 all’8, con l’abituale ricco workshop e le open class con musica live.

Cosa c’è di nuovo e quali hit sono confermate?

“Rimane la sbarra kolossal in piazza Duomo, in bianco, con Nicoletta Manni; andrà in diretta su Rai Uno l’otto alle 9.40, con la conduzione di Cristiana Capotondi. Di nuovo c’è il tema del viaggio, come conoscenza tra popoli. Noi ballerini che viaggiamo sempre – io sarò in tour tra Cina e Australia quest’anno – abbiamo un’opportunità magnifica per arricchire la nostra cultura e identità. Sono stato ovunque, anche a Cuba, dove ho scoperto la scuola, la tecnica, la mentalità”.

Come è nato il doc ’Roberto Bolle alla scoperta delle Gallerie d’Italia’ voluto in anteprima il 4 settembre in piazzetta Reale? Ci si sente un’opera d’arte tra le opere d’arte?

“È mio grande desiderio aprire dialoghi tra le arti e includere tutte le danze; abbiamo girato a Torino, Milano, Napoli e Vicenza nel nome dell’unione di ogni forma di bellezza”.

Talent e talk sono immancabili in qualunque festival. Nella lista degli invitati a ’On Dance’ ci sono Anna Maria Prina, già direttrice della Scuola di Ballo della Scala, Beatrice Carbone, amica-partner-compagna di Bolle in Scala fin da piccoli, prof universitari, esperti. Come funzionerà?

“Il talent consentirà ai docenti di assegnare borse di studio a chi già promette e di individuare giovani da far crescere, che saranno sul palco l’otto. I talk mirano invece a focalizzare dei temi; ce n’è uno in particolare a cui tengo, è quello che si occuperà della longevità”.

Si prepara un appuntamento importante alla Scala per ’La Dame aux Camelias’ di John Neumeier, dove la coppia Bolle-Manni racconterà la storia d’amore e morte di ’Traviata’. Ha un rapporto speciale con il coreografo americano-amburghese?

“John verrà alle prove, appena iniziate; lo ritrovo dopo qualche anno e sono molto contento di ballare nel ruolo di Alfredo, che avevo affrontato nell’addio alle scene milanesi di Alessandra Ferri nel 2007, e poi con Lucia Lacarra e Svetlana Zakharova”.