DIEGO VINCENTI
Cultura e Spettacoli

Lo sguardo magico di Chabrol: Nouvelle Vague da (ri)scoprire con la rassegna della Cineteca all’Arlecchino

Milano, dal 27 agosto al 17 settembre in scena sette capolavori degli anni ’70 del grande maestro francese

Stéphane Audran e Jacqueline Sassard in una scena di “Les biches“ (Le cerbiatte) capolavoro del 1968 di Calude Chabrol in programma lunedì prossimo

Stéphane Audran e Jacqueline Sassard in una scena di “Les biches“ (Le cerbiatte) capolavoro del 1968 di Calude Chabrol in programma lunedì prossimo

Milano – Uno dei padri fondatori della Nouvelle Vague. Ma forse il più irrisolto. Quello nel tempo meno idolatrato dalla critica dura e pura: troppo legato al cinema di genere (su tutti, il thriller dell’amatissimo Hitchcock), troppo eterogeneo nei suoi percorsi produttivi. Ma in realtà anche questo è solo un superficiale tentativo di dare un’etichetta a Claude Chabrol, maestro prolifico e parecchio caleidoscopico.

Preziosa quindi l’iniziativa di Cineteca. Che propone per qualche giorno di concentrarsi sugli anni 70 del regista francese. Una delle sue stagioni migliori. Dove progressivamente si avvicina alle grammatiche del noir. Firmando titoli di grande successo, con cast di richiamo. Insomma: prima di perdere l’ennesima serata a scegliere qualcosa sulle piattaforme, meglio fare un giro all’Arlecchino. Dove si sta al fresco. E dal 27 agosto al 17 settembre si possono rivedere sette film restaurati e per nulla semplici da reperire su grande schermo.

Selezione meticolosa. Che permette anche di confrontarsi con quello che è forse il tratto autoriale più costante nello sguardo di Claude Chabrol: la volontà di raccontare la società piccolo borghese di provincia. Le sue fragilità e i suoi vizi. Osservati spesso con un certo sarcasmo. Mentre i personaggi si ritrovano a passare dai sogni di possesso alle derive esistenziali. Che i pasticci – si sa – sono sempre dietro l’angolo.

Si inizia mercoledì alle 18.30 con “Stéphane, una moglie infedele“, giallo di adulteri e gelosie, uscito nel 1968. È invecchiato bene. E poi c’è una Stéphane Audran pazzesca, già protagonista del cult “Les biches“ (Le cerbiatte), in programma invece lunedì 1 alle 21. Un ménage à trois di flirt e inganni fra la la milionaria Frédérique, una giovane artista di strada e l’architetto Paul, interpretato da Jean-Louis Trintignant. Il tutto sullo sfondo di una magica St. Tropez. Che viene subito da correre in Costa Azzurra.

Sono comunque le atmosfere del thriller a dominare la rassegna con “Le Boucher“ (Il tagliagole), “Que la bête meure“ (Ucciderò un uomo), “La rupture“ (All’ombra del delitto) e il fascinoso “Juste avant la nuit“ (Sul far della notte), di nuovo un triangolo che finisce male ma con dinamiche abbastanza inedite, dove emergono tensioni esistenziali e sensi di colpa. Un tenativo di scardinare il cliché che in qualche modo si ritrova anche in “Les Noces rouges“ (L’amico di famiglia) con Michel Piccoli, qui a chiudere il cartellone l’8 settembre. Info: cinetecamilano.it.