
Finali nazionali di Poetry Slam presentate da Davide Passoni (SLAM Factory) sul palco dell’Arci Bellezza Milano (Foto di Gabriele Ratano)
Milano – Lombardia motore d’Italia... della poesia e delle sfide in rima. Il poetry slam a qualcuno potrebbe sembrare ancora un fenomeno underground ma i 250/300 eventi all’anno dedicati, raccontano un’altra scena. “Facciamo più “slam” qui che in tutto il resto d’Italia, ma probabilmente anche rispetto al resto d’Europa”, spiegano gli addetti ai lavori. Il movimento attorno alle competizioni in cui i poeti si sfidano in rima davanti a un pubblico è in salute con una crescita esponenziale degli appuntamenti rivolti agli appassionati.
In queste settimane è partito il progetto LIPSink vol.3, una pubblicazione che raccoglie 21 poesie dei finalisti nazionali del 10º anniversario di Poetry Slam LIPS 2024 e 21 illustrazioni realizzate da Alessandro Ripane, Giulia Iori, Sara Arosio e Primutismo. Una campagna di sostegno alla Lips. Il libro si potrà poi acquistare su tutti i canali di distribuzione.
“Sicuramente c’è stata un’impennata di interesse rispetto ai primi anni quando ancora non avevamo creato la Lega italiana - commenta Davide Passoni, uno dei protagonisti italiani degli slam - Facevamo 4 o 5 date all’anno quando andava bene con un pubblico abbastanza circoscritto. Nel 2013 poi un gruppo di poeti provenienti da diverse parti d’Italia si è ritrovata a Trieste, un luogo abbastanza casuale, ed è nata la Lips per rispondere all’esigenza di creare un campionato nazionale che non è mai indirizzato solo alla competizione, ma anche alla diffusione”.
Nelle sfide fra i poeti in teatri, locali, piazze e strade anche il pubblico diventa protagonista avendo il ruolo di giuria. Nelle fasi finali gli scontri diventano particolarmente accesi. Chi vince poi il campionato nazionale va a rappresentare l’Italia nel campionato europeo e poi mondiale. “Il picco di popolarità del poetry slam in Italia c’è stato fra il 2018 e il 2019 quando Simone Savogin ha partecipato a “Italia’s got talent”, mentre io, Paolo Agrati e Ciccio Rigoli abbiamo condotto il torneo di poetry slam televisivo a Zelig Tv. Poi c’è stata la crisi del periodo della pandemia ma la scena si è ripresa molto bene e abbiamo avuto un ritorno abbastanza rapido e le finali nazionali che abbiamo organizzato in Lombardia con il collettivo Slam Factory sono andate sold out. In Italia poi ogni regione ha visto sbocciare i propri collettivi. È nato anche un campionato Under 20, con slam che organizziamo a corredo di laboratori di poesia nelle scuole, soprattutto alle superiori.