Il giovane Berlusconi da oggi su Netflix. La docu serie che vuole spiegare cos’è stato il Cavaliere

Dalla nascita di Milano 2 fino alle elezioni politiche del ‘94. Tre puntate di cinquanta minuti, con le testimonianze dei più stretti collaboratori (personaggi noti e non)

Netflix racconta 'Il  giovane  Berlusconi' in una docuserie

Netflix racconta 'Il giovane Berlusconi' in una docuserie

Milano – Da oggi è disponibile su Netflix la mini-serie 'Il giovane Berlusconi', con materiale inedito e le testimonianze dei più stretti collaboratori del Cavaliere (personaggi noti, ma anche tecnici, autori, pubblicitari) e di coloro che lo hanno avversato e criticato. La docuserie parla del successo di Silvio Berlusconi dai suoi esordi come imprenditore all’invenzione della televisione commerciale alla metà degli anni ‘70 fino alle elezioni politiche del 1994

La serie arriva a quasi un anno dalla scomparsa del fondatore di Forza Italia. Berlusconi è morto il 12 giugno dell’anno scorso, a 86 anni. L’ex premier si è spento nella sua stanza al primo piano del settore Q1 del San Raffaele di Milano, fatale la leucemia mielomonocitica cronica

Alle origini del fenomeno Berlusconi

La docuserie si snoda attraverso tre puntate della durata di 50 minuti ciascuna: nessun narratore, ma un cast selezionato di testimoni, capaci di confidenze e aneddoti inediti. Oltre alle interviste, la serie è costituita da materiale di repertorio, in parte inedito o raro. La serie targata Netflix usa la musica, gli archivi e i racconti personali come elementi chiave di una storia di grande impatto visivo e una scrittura che punta a raccontare cos'è stato Berlusconi non solo al pubblico italiano, ma anche agli spettatori internazionali.

Le testimonianze

Nella docuserie, si alternano le testimonianze di Giovanni Minoli, Pino Corrias, Iva Zanicchi, Marcello Dell'Utri, Fedele Confalonieri, Carlo Freccero, Adriano Galliani, Achille Occhetto, Stefania Craxi, Jack Lang, Gigi Moncalvo, Vittorio Dotti, Anne Sinclair, Carlo Momigliano e Fatma Ruffini.

Gli episodi

“Il giovane Berlusconi” racconta gli inizi dell’imprenditore, “figlio del boom economico dei primi Anni 60”,  con il suo debutto nel business dell'edilizia. All’inizio degli anni Settanta Berlusconi realizzò nel comune di Segrate Milano 2, “una new town avveniristica immersa nel verde, dove per evitare la selva delle antenne sui tetti, si progetta, per la prima volta in Italia, la cablatura di tutta la cittadina con il cavo coassiale”. Un punto si svolta: “nel 1974, in un sottoscala nasce una televisione al servizio dei residenti che possono seguire la messa, le riunioni di condominio, le attività sportive dei propri figli e la pubblicità del negoziante sotto casa. Nessuno avrebbe immaginato che da lì a poco la televisione condominiale di TeleMilanoCavo si sarebbe trasformata in uno dei più grandi gruppi televisivi privati europei”.

Nel primo episodio i protagonisti ricostruiscono da dietro le quinte gli esordi della televisione commerciale di Silvio Berlusconi, i colpi di genio e i colpi bassi, le visioni lungimiranti e le trame che hanno contribuito a sbaragliare la concorrenza privata e il monopolio della Rai. Un percorso che ha portato Berlusconi a diventare un volto noto in Italia.  Nel secondo episodio l’attenzione si concentra sul consolidamento di un impero mediatico che esporta la televisione commerciale in Europa. Un impero che crescerà a dismisura inglobando tutto quello che era possibile comprare sul mercato, anche una squadra di calcio, il Milan. Berlusconi diventa famoso in tutto il mondo. Ma iniziano i primi problemi. Nel terzo episodio si concentra invece sull'operazione che porterà alla nascita del progetto di Forza Italia, fino al celebre annuncio della “discesa in campo”, che segna l’ennesimo turning point nella vita del Cavaliere

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