Galliani parla (per la prima volta) in Senato dallo scranno di Berlusconi e si emoziona: “Un onore. Silvio mi ha cambiato la vita”

Il dirigente del Monza prende la parola in aula e ricorda “il maestro e amico”, con il quale ha condiviso “40 anni di vita”. Adriano Galliani è stato eletto nel collegio di Monza e Brianza proprio al posto del leader di Forza Italia, scomparso l’anno scorso. La storia del loro legame

Galliani in Senato e insieme a Berlusconi

Galliani in Senato e insieme a Berlusconi

Monza – Adriano Galliani, eletto al Senato nel collegio di Monza-Brianza al posto di Silvio Berlusconi (scomparso lo scorso giugno), ha voluto ricordare il leader di Forza Italia durante le dichiarazioni di voto in Aula sul Dl Milano-Cortina: “È un grande onore per me prendere la parola per la prima volta in quest'Aula, da questo scranno che fu del mio grande amico e maestro, la persona che mi ha cambiato la vita, il Presidente Silvio Berlusconi”. 

"Al suo fianco - ha proseguito -, ho condiviso per oltre 40 anni vita, lavoro e la grande passione non solo per il calcio ma per tutto ciò che è sport. Il Presidente Berlusconi mi diceva che lo sport in generale e il calcio, in particolare, afferiscono alla sfera non del business ma dei sentimenti e che assomigliano un po’ alla religione, con i misteri dolorosi e gaudiosi. Così siamo sempre andati avanti insieme, passando da Istanbul a Atene, dall'eliminazione con il Cittadella alla vittoria con il Pisa, con conseguente promozione in serie A, per la prima volta con il Monza. Da uomo di sport sono molto felice e orgoglioso che l'Italia ospiterà le Olimpiadi invernali 2026. E come diceva il Presidente Berlusconi, 'Lo spirito olimpico di de Coubertin conferma il valore dello sport e invita a superarsi lealmente’”, ha concluso.

Un legame iniziato negli anni ‘80. Negli scorsi mesi Galliani aveva parlato degli ultimi istanti di vita del Cavaliere: “Il giorno prima della sua morte, l'11 giugno, io ero a Istanbul e verso le 17 mi ha chiamato per parlare di calcio. La felicità che ti dà lo sport non te la dà nient’altro. I suoi occhi più felici in 43 anni insieme li ho visti nel 1989 dopo il 4-0 contro la Steaua Bucarest".