Milano – “Giornate toste”, ma con il desiderio che dopo la tempesta arrivi l’arcobaleno. Chiara Ferragni torna attiva su Instagram, il suo mezzo preferito, a poco più di una settimana dallo scoppio della crisi con il marito Fedez. E lo fa parlando direttamente ai suoi follower, circa ventinove milioni. “Ciao ragazzi, è da un po’ che non mi faccio sentire molto presente qua, sono state giornate un po’ toste. Volevo salutarvi, volevo sapere come state. In tutto questo vi leggo, vi leggo tanto nei dm (i messaggi privati, ndr) e qua. E voglio ringraziarvi perché mi sapete stare sempre sempre vicino in qualsiasi momento della mia vita. Quindi grazie”.
“Aspetto l’arcobaleno”
L’influencer quindi lascia aperto un “box” risposte in cui chiede ai suoi seguaci “Come state?”. Un modo per ricevere feedback da chi la segue ma avendo il controllo della situazione, perché da quando lo scandalo Pink Pandoro l’ha travolta, Ferragni ha limitato fortemente i commenti ai suoi post.
E a chi le fa notare che, astrologicamente parlando, questo è l’anno del Toro, lei risponde “mi sembra che tutto sia tranne un bell’anno, per ora. Però… rimaniamo positivi”. Mentre a chi la incoraggia a pensare che dopo la tempesta spunta l’arcobaleno, lei risponde “Non sai quanto lo aspetto”, confermando poi la sua intervista molto attesa da Fabio Fazio questa domenica, 3 marzo.
Le foto con la fede
I più attenti avranno notato, intanto, che nel carosello di foto pubblicato dalla stessa Chiara in merito all’ultima settimana, all’anulare della mano sinistra c’è la fede e l’anello di fidanzamento. Stessa cosa accaduta a Fedez, che ospite di un evento a Torino sulla salute mentale, era apparso con l’anulare “occupato”. Quanto basta per accendere le speranze di chi li vorrebbe vedere appianare i problemi e tornare insieme.
La exit strategy
Secondo un articolo pubblicato dal settimanale Oggi, Ferragni, assicura una fonte vicina alla coppia, avrebbe pensato a una exit strategy per distogliere l’attenzione dai guai giudiziari. Le ipotesi sul tavolo erano due: perseguire e annunciare una terza gravidanza o comunicare la fine della storia. Sceglie la seconda. Ma perché la sua immagine non subisse altri scossoni, la “responsabilità” sarebbe dovuta ricadere su Fedez, colpevole di non aver ricambiato il sostegno ricevuto quando a lui fu diagnosticata la malattia. Avrebbe, è l’accusa, fornito un aiuto discutibile: prima una difesa sgangherata (con l’attacco ai giornali che, anziché dei femminicidi, si occupano di pandori), poi un progressivo allontanamento. Fino all’autogol del podcast Muschio selvaggio con Marco Travaglio.