REDAZIONE MILANO

Studentessa stuprata a Milano: i calciatori Lucarelli e Apolloni (condannati) trattano per risarcire la vittima

I due giocatori condannati in primo grado insieme ad altre tre persone per violenza sessuale di gruppo cercano un accordo economico con la giovane vittima americana. Processo d’appello rinviato a dicembre

Federico Apolloni e Mattia Lucarelli

Federico Apolloni e Mattia Lucarelli

Milano – Mattia Lucarelli, Federico Apolloni e gli altri tre imputati cercano un accordo dopo la condanna per stupro nei confronti della studentessa americana che sarebbe stata vittima di una violenza sessuale di gruppo nella notte tra il 26 e il 27 marzo 2022 a Milano. Tra i legali dei due calciatori e gli avvocati della vittima sono in corso trattative per risarcire la ragazza: lo ha fatto sapere la difesa durante l’udienza d’appello che si è aperta oggi e che è stata rinviata al 15 dicembre.

Gli imputati sono cinque giovani, tra cui i calciatori Mattia Lucarelli, figlio dell’ex attaccante Cristiano, e Federico Apolloni. Il giudice per le udienze preliminari Roberto Crepaldi li aveva condannati in primo grado con il rito abbreviato: 3 anni e 7 mesi per i due calciatori, 2 anni e 8 mesi per un coimputato e 2 anni e 5 mesi per gli altri due.

Secondo fonti legali, pur continuando a respingere le accuse di violenza sessuale, Lucarelli e Apolloni hanno ammesso di aver tenuto un comportamento “inappropriato” e di aver usato un “linguaggio volgare” nei confronti della ragazza. I due stanno ora proponendo un risarcimento da versare insieme agli altri tre imputati.

La presunta violenza sarebbe avvenuta dopo che la studentessa, che allora aveva 22 anni, era stata avvicinata fuori dalla discoteca “Il Gattopardo”, nel centro della movida milanese. L’indagine della Procura di Milano aveva ricostruito la dinamica dei fatti che avrebbero portato al presunto stupro di gruppo.

Il processo d’appello in rito abbreviato permetterà di rivalutare sia le condanne che le eventuali responsabilità civili. La proposta di risarcimento potrebbe influire sulla definizione del caso, anche se non comporta automaticamente un’ammissione di colpevolezza da parte degli imputati.