
La donna ha denunciato la vionenza ai carabinieri
Milano, 18 luglio 2024 – “Hai una sigaretta?” . Un pretesto per avvicinarsi e violentare una donna dentro il parco Ravizza, vicino all’università Bocconi, martedì poco prima di mezzanotte. La vittima, romena di 40 anni senza fissa dimora, ha chiesto aiuto al 118 e poi ha denunciato la violenza ai carabinieri intervenuti, i quali si sono subito messi alla ricerca dell’aggressore descritto come nordafricano. L’uomo si sarebbe allontanato subito: di lui non c’era traccia all’arrivo dei militari, che hanno raccolto la testimonianza della donna poi accompagnata in codice giallo alla Clinica Mangiagalli. Lei stessa ha raccontato ai carabinieri di essere stata “agganciata“ dal suo aggressore, sconosciuto, poco dopo le 23.30 dentro il parco, con la scusa di una sigaretta. In un attimo l’uomo le sarebbe saltato addosso per abusare di lei. Poi la fuga. La donna ha quindi chiamato il 118 ed è stata soccorsa in viale Toscana, ai margini del polmone verde, da un equipaggio del 118 e dai carabinieri attorno alle 23.45. Agli investigatori ha subito spiegato di essere stata avvicinata da un nordafricano con la scusa della richiesta di una sigaretta.
A quanto pare la donna, che vive in strada, aveva già segnalato in passato di essere stata aggredita in diversi luoghi (ma mai violentata, prima di martedì). I carabinieri hanno subito perlustrato il parco alla ricerca dell’aggressore – descritto dalla vittima – ma non è stato individuato. Le ricerche proseguono anche con l’aiuto dei filmati delle telecamere della zona.
La donna è stata subito soccorsa dai sanitari di Areu, che dopo una prima visita sul posto l’hanno accompagnata in codice giallo alla Clinica Mangiagalli (ieri mattina la quarantenne era ancora in ospedale).
A poca distanza , in via Pompeo Leoni, la notte del 4 febbraio un’altra donna, tedesca di 21 anni, era stata molestata e rapinata. A dare l’allarme, in quel caso, erano state le sue amiche, preoccupate perché la ragazza non visualizzava più i loro messaggi su WhatsApp e non rispondeva alle telefonate. Non poteva essendo stata trascinata in un angolo di via Pompeo Leoni, tra via Spadolini e viale Toscana, a ridosso del Parco delle Memorie industriali, da uno sconosciuto che dopo averla palpeggiata nelle parti intime le aveva portato via il telefono, tagliandole così tutti i collegamenti in tempo reale. L’uomo, un marocchino di 44 anni, era stato individuato dalla polizia mentre tentava di scappare a bordo di un bus, e arrestato per violenza sessuale e rapina. Mentre la vittima era stata accompagnata alla Clinica Mangiagalli.