JESSICA CASTAGLIUOLO
Cronaca

Raid dei vandali a Novate. Sfregiata targa per Ramelli: "Un attacco alla memoria"

Fratelli d’Italia: "Un tentativo di intimidazione che offende la democrazia". La replica di “Sinistra per Novate“: "Contrari all’imposizione del ricordo".

Fratelli d’Italia: "Un tentativo di intimidazione che offende la democrazia". La replica di “Sinistra per Novate“: "Contrari all’imposizione del ricordo".

Fratelli d’Italia: "Un tentativo di intimidazione che offende la democrazia". La replica di “Sinistra per Novate“: "Contrari all’imposizione del ricordo".

Vandalizzata la targa dedicata a Sergio Ramelli. Uno spray di colore rosso copre le scritte. "Il circolo Fratelli d’Italia di Novate Milanese esprime profonda indignazione e ferma condanna per il vile atto vandalico compiuto ai danni della targa commemorativa dedicata a Sergio Ramelli. La targa, recentemente posizionata per ricordare la tragica uccisione del giovane vittima della violenza politica degli anni Settanta, è stata imbrattata con la vernice, in un gesto che offende non solo la memoria di Sergio, ma anche il senso civico e democratico della nostra comunità" spiega il sindaco di Novate Gian Maria Palladino. "Questo episodio rappresenta un attacco alla memoria storica e un tentativo di intimidazione che non può e non deve essere ignorato. La violenza, in qualunque forma si manifesti, va condannata senza ambiguità", prosegue il sindaco di Fratelli d’Italia.

"La memoria di Sergio Ramelli non appartiene a una parte, ma a tutti coloro che credono nella democrazia e nel rispetto reciproco. Chiediamo che la città di Novate Milanese risponda con dignità e fermezza. Fratelli d’Italia continuerà a difendere i luoghi della memoria e a promuovere una cultura del rispetto, della legalità e della verità storica", dichiara il Circolo di Novate. Stefano Figus da Sinistra per Novate ha invece commentato così il gesto "La forte contrarietà a questa targa e al modo con cui si è arrivati ad imporla a tutta la cittadinanza, noi la manifestiamo a viso aperto, pubblicamente, perché la politica si fa cosi. Il resto non sono azioni politiche".