
Milano – I carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia Magenta hanno rintracciato e denunciato la presunta autrice dell'aggressione a colpi di arma da fuoco avvenuta sabato sera in via privata Cefalù: si tratta di una cinquantottenne di origine sinti, legata da rapporti di parentela con le due donne ferite, una cinquantaseienne e una sedicenne. Le due donne, nonna e nipote (non mamma e figlia come emerso nelle ore immediatamente successive all'aggressione), erano state rispettivamente colpite a una gamba e di striscio a un'anca: sono state dimesse dall'ospedale con 15 e 10 giorni di prognosi.
La responsabile della sparatoria è stata intercettata domenica in un'abitazione di Cinisello Balsamo: nel corso della perquisizione, non è stata ritrovata l'arma utilizzata per il raid. I motivi non sono ancora chiari, ma vanno verosimilmente ricondotti a dissidi all'interno della famiglia; la cinquantottenne ha ammesso di aver compiuto il blitz a mano armata in zona Cimitero Maggiore ed è stata denunciata a piede libero per lesioni aggravate. Tra loro, la donna e le due ferite si chiamano "cugine", anche se non lo sono formalmente.