
Test di guida autonoma per una Fiat500 elettrica sulla Milano Serravalle, parte del progetto Serravalle Future Drive
Milano – Era lì, piccola e silenziosa, con la sua livrea azzurra. Una Fiat 500 elettrica che non chiedeva nulla e non prometteva nulla. Eppure mercoledì 7 maggio ha compiuto un’impresa che deve aver fatto strabuzzare gli occhi agli automobilisti dell’autostrada Milano Serravalle: ha percorso 8 chilometri senza che nessuno tenesse le mani sul volante. Nessuno a bordo, nessuno a controllare da remoto. Solo algoritmi e sensori a decidere quando accelerare, frenare, cambiare corsia.
La piccola utilitaria a guida autonoma ha completato con successo un test di guida autonoma sul tratto che collega la stazione della metropolitana M2 di Famagosta fino alla zona di Cantalupa, punto di accesso all'autostrada A7. Il test si inserisce nel progetto Serravalle Future Drive, nato dalla collaborazione tra Milano Serravalle e il team Aida (Artificial intelligence driving autonomous) del Politecnico di Milano, con Fassina come partner tecnico.
La corsa della piccola Fiat
Durante il percorso di circa 8 chilometri, il veicolo ha affrontato in completa autonomia situazioni di guida complesse, tra cui immissioni e uscite autostradali, in condizioni di traffico variabile. La 500 elettrica era equipaggiata con tecnologia avanzata che le ha permesso di raccogliere e analizzare dati in tempo reale, adattando di conseguenza il comportamento di guida.
Il progetto Serravalle Future Drive ha ambizioni che vanno oltre il semplice test tecnologico. L’obiettivo è sviluppare una navetta a guida autonoma che possa contribuire a ridurre la congestione nelle aree urbane e promuovere un maggiore utilizzo del trasporto pubblico, integrando soluzioni innovative con le infrastrutture esistenti.
Un esperimento pionieristico
“È una sfida pionieristica che Milano Serravalle ha voluto cogliere, consapevole dell'importanza strategica di integrare infrastrutture esistenti e innovazione per costruire una mobilità davvero intermodale, sostenibile e al servizio dei cittadini”, ha commentato il presidente Elio Catania.
Questo esperimento rappresenta un passo significativo verso un futuro in cui i veicoli autonomi potrebbero diventare parte integrante del sistema di trasporto urbano. L’integrazione tra mezzi pubblici tradizionali e navette autonome potrebbe offrire agli utenti soluzioni di mobilità più flessibili, efficienti e sostenibili.
Il precedente a Brescia
Non è il primo test di questo tipo in Lombardia. Lo scorso gennaio a Brescia è iniziata una sperimentazione innovativa nel campo della mobilità sostenibile: una Fiat 500 elettrica a guida autonoma, sviluppata da A2A e Politecnico di Milano, è ora parte di un servizio di car sharing. Prenotabile tramite app, l’auto può guidare autonomamente fino al cliente e, a fine corsa, tornare alla stazione di ricarica o dirigersi verso un nuovo utente. Il progetto, autorizzato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, durerà fino a novembre 2025 e mira a ridurre traffico e inquinamento, offrendo un modello di trasporto urbano più efficiente e sostenibile.