Via Arquà, prove di integrazione nella strada multietnica: pranzi solidali e spazi per l’arte e l’artigianato

Milano, le iniziative dell’associazione Bellarquà per disegnare un futuro di socialità e condivisione al quartiere

La festa organizzata in via Arquà dall'associazione Bellarquà

La festa organizzata in via Arquà dall'associazione Bellarquà

Milano – Una lunga tavolata lungo tutta la via Arquà, a pochi passi da via Padova, 500 persone ad assaggiare piatti provenienti da tutto il mondo, dalla pasta, al cous cous, fino a dolci mediorientali. Anche la condivisione del cibo è un modo importante di socializzare. Bel colpo d’occhio la festa organizzata dall’associazione Bellarquà per dare un segnale concreto di trasformazione in meglio di una strada complicata, una delle più multietniche della città.

Il Comune ha patrocinato l’iniziativa e in via Arquà è passato più di un esponente dell’amministrazione comunale, dall’assessore alla Casa Pierfrancesco Maran a quello alla Sicurezza e alla Coesione sociale Marco Granelli, che ha fatto un giro tra le nuove attività commerciali che si sono insediate lungo la strada e ha pranzato insieme ai residenti del quartiere: “È una bella iniziativa, perché aiuta le persone che abitano in via Arquà e nel quartiere a sentirsi parte di una comunità. Bisogna dire grazie all’associazione Bellarquà per tutto quello che fanno giorno dopo giorno. Noi come Comune stiamo cercando di fare in modo che queste realtà possano operare meglio e stiamo continuando nel lavoro a favore della sicurezza della strada anche grazie alla presenza delle forze dell’ordine. Solo mettendo insieme questi due aspetti – le iniziative sociali dei cittadini e il lavoro di Polizia locale e forze dell’ordine – si possono effettivamente cambiare le cose”.

Il presidente del Municipio 2 Simone Locatelli: "Questa iniziativa di socializzazione si inserisce nel solco di una serie di attività che l’amministrazione sta facendo sulla zona di via Padova per accompagnare trasformazioni urbanistiche e sociali. La cosa più bella e importante è la collaborazione tra istituzioni, associazioni e cittadini".

E sulla via stanno fiorendo diverse attività artistiche, l’associazione Bellarquà si pone come interlocutore all’interno della via anche nel fare da collettore di idee e progetti. A partire da Galattica, uno spazio d’arte ancora in divenire, e poi Greta Cevenini e il suo studio di progettazione, i “falegnami-designer“ Arbaro, e Kokeita studio di ceramica. Marco Guastalla, fotografo di moda e design che nel cortile del 13 ha lo studio “SpazioArquà“ ha scattato e regalato foto-ritratti. L’artista Christian Aloi, in arte Aluà, ha realizzato un murales con i suoi “Omini rosa“.