
Ragazzo con la kippah (Archivio)
Milano, 18 giugno 2025 – Due ragazzi ebrei di 18 e 15 anni sono stati picchiati, rapinati e insultati con frasi antisemite all'uscita dalla Sinagoga di via Gracchi a Milano martedì 17 giugno. Stando a quanto emerso finora, i due giovani erano appena usciti dal luogo di preghiera attorno alle 16, dopo aver studiato la Torah, quando sono stati accerchiati da tre giovani che li hanno aggrediti, derisi e insultati "con frasi a sfondo razziale"; poi uno dei due è stato derubato dello smartphone e gli aggressori sono fuggiti.
Ma il 18enne e il 15enne non si sono dati per vinti e li hanno seguiti, chiamando nel frattempo la polizia. Le Volanti sono intervenute subito, intercettando uno dei tre in via Trivulzio: un egiziano di 16 anni. Tramite accertamenti sono poi stati rintracciati anche i due complici, coetanei e connazionali. Tutti e tre sono stati denunciati per rapina aggravata in concorso e per discriminazione per motivi razziali.
"L'antisemitismo - scrive su Facebook Daniele Nahum, consigliere comunale dei Riformisti - sta diventando sempre più intollerabile nella nostra città. Insieme a diversi colleghi (prima proposta a firma di Alessandro De Chirico, di Forza Italia), abbiamo chiesto di svolgere una seduta speciale del Consiglio Comunale in un luogo ebraico per discutere il problema dell'antisemitismo a Milano. Fino ad ora, non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Non capisco davvero l'imbarazzo e reitererò la richiesta al prossimo Consiglio Comunale perché le istituzioni cittadine devono dare un segnale forte contro l'antisemitismo".
Si esprime anche Deborah Giovanati, consigliera comunale di Forza Italia, che condanna "con assoluta fermezza la vile aggressione subita dai due giovani ebrei. Esprimo la mia totale solidarietà ai due ragazzi, alle loro famiglie e al rabbino capo della Comunità Ebraica milanese. Colpire dei ragazzi solo perché ebrei è un atto infame, che richiama alla memoria pagine oscure della nostra storia. L'allarme antisemitismo è reale - prosegue - e non può più essere ignorato. Da tempo, in Consiglio Comunale, chiediamo alla Giunta di affrontare questo fenomeno con la dovuta serietà".
Sull’accaduto si è espresso anche Davide Romano, direttore del museo della Brigata Ebraica. “Dopo l’ennesima aggressione di tipo razzista di ieri, mi domando se il Comune pensa di avere fatto tutto il possibile per evitare che il razzismo anti ebraico di matrice islamica circoli nella nostra città. Non dico che se l’amministrazione comunale avesse fatto qualcosa questa aggressione non sarebbe accaduta, ma certo il Comune avrebbe potuto fare molto di più”.
Addirittura, prosegue Romano, “talvolta ha cavalcato la narrazione di regimi sanguinari, basta pensare alla manifestazione dei 50.000 lenzuoli che non piangevano solo le vittime innocenti di Gaza, cosa su cui avrei concordato. Nei 50.000 morti che piangevano c’erano anche almeno 25.000 terroristi di Hamas. Non mi risulta che questo Comune abbia mai pianto i partigiani insieme a Mussolini, Farinacci e altri picchiatori e assassini del regime fascista”.
Fino a quando il Comune di Milano, chiosa Romano, “non farà il possibile per combattere tutte le narrazioni antisemite e non solo quelle di estrema destra, sarà da considerare come in qualche maniera corresponsabile delle aggressioni subite dagli ebrei. Non si chiede la luna, si chiede semplicemente di attivare la commissione antirazzismo, e di non supportare tipo di narrazione razzista e antisemita. Il sonno della ragione crea mostri.