
Polemica sul quarto binario a Vanzago
Vanzago (Milano) – Troppi ritardi da recuperare, troppe criticità ancora da risolvere, "il Governo stralci il progetto del potenziamento ferroviario tra Vanzago e Parabiago dagli interventi del Pnrr". A chiederlo è il neo eletto consiglio comunale di Vanzago che, nella seduta di venerdì scorso, ha approvato all’unanimità un atto proposto dalla giunta comunale.
"La realizzazione del quarto binario tra Rho-Parabiago è in ritardo rispetto all’obiettivo Pnrr del giugno 2026 - dichiara il sindaco Lorenzo Musante - in base al cronoprogramma approvato dalla Commissaria Straordinaria il 28 giugno 2023, la progettazione esecutiva avrebbe dovuto completarsi il 21 marzo 2024 mentre è ancora in corso con particolari criticità sul cronoprogramma dei lavori e per la risoluzione delle interferenze, la verifica della progettazione esecutiva da parte di Rfi avrebbe dovuto concludersi nel mese di giugno 2024 i lavori per la fase Pnrr sarebbero dovuti partire nel mese giugno 2024".
Ovviamente così non è stato, ci sono stati rallentamenti. E per provare a recuperare i giorni di lavoro previsti sono già scesi da 741 giorni a 710. Ma potrebbe non bastare per rispettare i tempi indicati dal Pnrr e secondo quanto si legge nel testo della mozione, "l’appaltatore avrà la necessità di comprimere ancora ulteriormente le tempistiche con conseguenze nefaste per il territorio".
Da qui la preoccupazione del consiglio comunale per l’impatto che la cantierizzazione avrà sul territorio, come per esempio chiusure contemporanee di strade e sottopassi con conseguenze sulla viabilità locale come è successo nelle scorse settimane con la chiusura di una carreggiata del sottopasso sulla SP 229. Ma non solo, altre conseguenze dei ritardi potrebbero essere le occupazioni d’urgenza delle aree necessarie da parte di Italferr per ovviare alle lacune del progetto definitivo, partenza dei lavori senza la risoluzione delle interferenze con i sottoservizi (in particolare gas, elettricità, Terna, oleodotti), doppi/tripli turni con lavorazioni notturne e con lavori la domenica.
Insomma, "a Vanzago, il rischio è che l’appaltatore proponga di chiudere contemporaneamente 2 sottopassi cittadini su 3, di fatto, bloccando il paese per un periodo stimato in sei mesi - un anno a seconda di quali saranno le risultanze della progettazione esecutiva non ancora completata". Da qui la richiesta alla presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni, ai ministri competenti e al Prefetto di Milano Claudio Sgaraglia.
Ma non solo, il consiglio comunale vanzaghese punta il dito contro l’inserimento all’interno del progetto a base di gara di lavori significativi nel sottopasso di via Gattinoni-via Ferrario che verrà in parte demolito e ricostruito. «Non era mai stato inserito in nessun progetto definitivo né nel progetto approvato dal Commissario Straordinario, pertanto chiediamo che venga stralciato. Chiediamo ai vari Enti di intervenire per minimizzare i danni ai cittadini e ai commercianti nelle fasi cantierizzazione e realizzazione".