MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

La battaglia di Locate: "Sottopasso ancora chiuso. Ma i cantieri sono fermi"

Continuano i disagi alla circolazione per tutto il Sud Milano. E gli appelli

Continuano i disagi alla circolazione per tutto il Sud Milano. E gli appelli

Continuano i disagi alla circolazione per tutto il Sud Milano. E gli appelli

Il sindaco del Comune alle porte di Milano sembra un moderno Don Chisciotte, impegnato a combattere contro i mulini a vento rappresentati da istituzioni sorde. Il motivo? La chiusura del sottopasso ferroviario che isola Locate di Triulzi e crea pesanti disagi alla circolazione in tutto il Sud Milano. Davide Serranò, primo cittadino di Locate, ha lanciato un appello a Rfi e al Ministero delle Infrastrutture affinché vengano rispettati i termini per la riapertura del sottopasso, la cui conclusione era inizialmente prevista per l’autunno.

Il cantiere è fermo e, verosimilmente, non sarà completato prima del prossimo anno. Il sottopasso è stato chiuso per consentire i lavori di raddoppio della linea ferroviaria Milano-Pavia, nel tratto compreso tra Milano Rogoredo e Pieve Emanuele. Ma a pagare il prezzo dei ritardi sono i cittadini. "Come sindaco sto facendo tutto il possibile, anche se non abbiamo alcun controllo diretto su quest’opera, gestita da Rfi e dall’impresa appaltatrice – sottolinea –. Abbiamo scritto al Prefetto, al Ministro delle Infrastrutture e alla Regione, denunciando ritardi, disagi e anche lo stato critico del cantiere, che in certi momenti si è presentato allagato e abbandonato. Comprendo e condivido la rabbia e la frustrazione che molti di voi esprimono ogni giorno. Le vivo anch’io. Comprendo la complessità dei lavori su una linea ferroviaria attiva, ma è evidente che questa tratta non rappresenta oggi una priorità per chi sta eseguendo gli interventi, impegnato su scala nazionale". Dove possiamo decidere, come nel caso dei lavori in via Roma, interveniamo per limitare i disagi, rallentando apposta i cantieri – aggiunge –. Qui, invece, non possiamo agire direttamente, se non con segnalazioni e pressioni costanti. Ci siamo opposti alla chiusura finché è stato possibile. Ma una volta avviati i lavori, abbiamo fatto tutto il possibile per vigilare e tutelare la comunità". Intanto per i pendolari in auto uscire da Locate e tornare a casa è un incubo quotidiano.