
L'Italia Turrita dei Giardini Montanelli vandalizzata
Un cestino dell’immondizia rovesciato sulla testa e un braccio sparito. La statua che rappresenta l'Italia Turrita ai Giardini Montanelli è finita di nuovo nel mirino dei vandali. A denunciarlo è Agiamo, Associazione degli amici giardini pubblici Montanelli: “Ancora un atto vandalico contro la scultura. Che cosa deve ancora succederle perché si metta una telecamera?”.
Sorpresa ancora più amara, perché il braccio sparito è quello che era stato ricostruito 4 anni fa dalla Scuola di restauro dell'Accademia di Belle Arti, grazie a una borsa di studio messa a disposizione da Agiamo, e poi sistemato al suo posto dal Comune. Un significato simbolico, di rinascita in periodo Covid, restituendo l'antico splendore alla statua realizzata in marmo di Carrara da Alessandro Puttinati nel 1850 e posta oltre 170 anni fa per l'Unità d'Italia, su quello che allora era il rilievo più alto della città, il cosiddetto Monte Merlo.
“A questo punto – sottolinea Enrico Pluda, di Agiamo – è davvero meglio metterla al sicuro”. L'associazione ripercorre la storia di questo monumento: nel 1850 Alessandro Puttinati lo scolpisce. Tra il 1851 e il 1959 gli austriaci lo vogliono distruggere prima ancora che venga esposto. Ma la statua, nel 1861, viene posata ai Giardini pubblici, il primo monumento dopo l’Unità d’Italia.
“Fino a un paio di anni fa era l’unica scultura al femminile in luogo pubblico, a parte la Madonnina”. I vandali si scatenano il 14 settembre 2016, giorno in cui ignoti calano un cappuccio nero sulla testa della statua e le legano un cappio al collo. Ancora: il 15 ottobre 2016, un mese dopo, amputazione del braccio sinistro e danni vari alla testa e alla tavola di pietra.
Il 19 novembre 2016 Agiamo annuncia una ricompensa di 500 euro a chi farà ritrovare il braccio amputato e sparito. Poi, il 3 febbraio 2018 l'associazione indice un premio mettendo in palio 1000 euro per lo studente di Brera che presenterà il migliore progetto per il restauro. Il restyling inizia il 30 novembre 2020 e si conclude il 10 giugno 2021. Il braccio è “provvisorio”, simbolico, in plastica, e viene montato l'11 giugno 2021. Ora, il nuovo attacco.