Milano, 24 aprile 2024 – Dall’attacco di Hamas del 7 ottobre e dalla conseguente risposta israeliana, la maggior parte delle università italiane non ha preso le distanze da Israele e gli studenti si sono più volte rivoltati verso la scelta dei rettori protestando di non assumere una posizione chiara verso la guerra in Medio Oriente, anzi, in certi casi troppo a favore di Israele.
Anche all’università Statale molti comitati studenteschi hanno più volte sospeso convegni e occupato aule o addirittura il rettorato per porre al centro la causa palestinese e denunciare il genocidio in corso. Oggi però il rettore uscente Elio Franzini ha comunicato di prendere in considerazione i rapporti tra la Statale e gli stati stranieri, attuando di fatto un passo avanti rispetto ai mesi passati: "Abbiamo stabilito nell'ultimo senato accademico di fare una commissione che prenderà in esame, con criteri chiari, quelli che sono gli accordi con Paesi in stato di belligeranza o che abbiano violazioni espliciti di diritti umani o civili".
Il rettore Franzini, che sarà succeduto da Marina Brambilla a partire dal primo settembre 2024, ha dato la comunicazione nel corso dell'Assemblea pubblica sulla guerra in Medio Oriente organizzata dai collettivi universitari in Statale.
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