SIMONA BALLATORE
Cronaca

La rettrice sulle proteste anti Israele: "Il Politecnico è aperto al confronto. Ma la ricerca deve essere libera"

Milano, Donatella Sciuto: "Siamo un ponte verso tanti Paesi per la cooperazione e le collaborazioni scientifiche. Il rispetto della legalità è fondamentale. Ramadan? L’università non ha un calendario delle feste religiose". .

La rettrice sulle proteste anti Israele: "Il Politecnico è aperto al confronto. Ma la ricerca deve essere libera"

La rettrice sulle proteste anti Israele: "Il Politecnico è aperto al confronto. Ma la ricerca deve essere libera"

"Per me l’università è un luogo di pensiero libero e di ricerca libera: ogni docente deve poter scegliere con chi collaborare, diventerebbe un regime altrimenti". Donatella Sciuto, rettrice del Politecnico di Milano, rivendica il ruolo degli atenei in un contesto geopolitico delicato.

Rettrice, anche al Politecnico c’è stato un blitz in rettorato per chiedere di boicottare le collaborazioni con Israele. Cosa risponde?

"Ero fuori sede, non mi sono sottratta al dibattito. Ho dei rappresentanti degli studenti in Senato accademico e in Cda con i quali mi confronto: abbiamo organizzato anche un dibattito sul tema del conflitto Israelo-Palestinese. Non siamo silenti. Non so neanche chi siano i ragazzi entrati in rettorato. Non ho alcun problema a spiegare quali siano le scelte".

Quali sono? Il Politecnico parteciperà al bando “Maeci“?

"Non partecipa l’università ma, se vogliono, i singoli docenti con le loro controparti israeliane, se ne hanno. L’ateneo non ha avuto un finanziamento dal bando Maeci. Non so se hanno partecipato i singoli, non passa dall’ateneo e non è un argomento di discussione".

La rettrice e presidente Crui Giovanna Iannantuoni ha ribadito il ruolo di “diplomazia scientifica“ delle università. Condivide?

"Assolutamente. Siamo un ponte verso tanti Paesi, sia nell’ambito della cooperazione e sviluppo sia con collaborazione scientifiche. È il principio base".

Al Politecnico un’associazione studentesca intende chiedere di fermare le lezioni per la festa di fine Ramadan, come è successo ieri nella scuola di Pioltello. Cosa ne pensa?

"Noi non abbiamo un calendario delle festività religiose: quello accademico viene stabilito un anno prima e ha solo festività nazionali. Se c’è Pasqua è perché siamo in Italia. Rispetto alla scuola, qui non c’è l’obbligo di frequenza e abbiamo le registrazioni: se uno perde la lezione perché - legittimamente - vuole festeggiare, può recuperare senza problemi, non perde nulla. Anche se vuole festeggiare il suo compleanno. Detto questo, non è mai arrivata una richiesta simile dalla nostra associazione di studenti".

Le università italiane stanno scalando le classifiche nonostante il sotto-finanziamento statale: ieri la conferma.

"È la dimostrazione che siamo sempre creativi. Sono contenta che il sistema italiano si posizioni bene. L’Architettura e il Design del Politecnico si confermano eccellenze, le ingegnerie hanno fatto passi avanti. I ranking ci rendono più visibili agli studenti stranieri, da attrarre".

Altro capitolo: il 2 maggio tornano le tende al Politecnico contro il caro-affitti...

"Tema che ci sta a cuore. Abbiamo in cantiere nuove residenze, cerchiamo di parlare con privati per prezzi ragionevoli, finanziamo il diritto allo studio per accogliere gli studenti indipendentemente dal reddito".

Dall’abitare ai conflitti in corso: gli studenti si stanno facendo sentire con più forza?

"Giusto che alla loro età abbiano ideali e posizioni. E anche che protestino, sempre che questo non porti a violenze, soprusi e situazioni di poca legalità. Noi facciamo quello che possiamo per venire loro incontro e il dialogo è aperto".

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