NICOLA PALMA
Cronaca

Milano, un’altra carambola letale: è morta la pensionata travolta in via Inganni da un’auto “impazzita”

La 77enne è stata investita mentre stava aspettando di attraversare insieme al marito. Il primo agosto un incidente molto simile in viale Umbria era costato la vita a Karl Nasr, 18 anni appena

I rilievi della polizia locale

I rilievi della polizia locale

Milano – Non ce l’ha fatta. La settantasettenne investita venerdì pomeriggio all’angolo tra via Inganni e via Lorenteggio è morta qualche ora dopo il ricovero all’Humanitas di Rozzano per le gravissime ferite riportate nell’incidente. Un incidente a cui la donna, che si trovava in compagnia di un ottantaquattrenne, ha assistito impotente: l’auto le è piombata addosso senza darle alcuna possibilità di salvarsi.

L’impatto tra una Chevrolet grigia con due settantasettenni a bordo e una Seat Leon con due ragazzi rimasti illesi è avvenuto all’incrocio: gli agenti della polizia locale stanno indagando per capire se una delle macchine abbia bruciato il rosso o se entrambi i veicoli avessero il verde (percorrendo via Lorenteggio in direzioni opposte) e uno dei due abbia effettuato una svolta a sinistra all’angolo con via Inganni tagliando la strada all’altro che arrivava per proseguire dritto. Fatto sta che dopo lo schianto la Chevrolet si è ribaltata sulla fiancata sinistra, finendo la sua corsa vicino allo spartitraffico centrale, nel punto in cui i due pensionati stavano aspettando di attraversare la strada sulle strisce pedonali.

Entrambi sono stati investiti, ma la donna ha riportato le conseguenze peggiori, poi rivelatesi letali. L’uomo è stato ricoverato al Policlinico, a sua volta in prognosi riservata; meno preoccupante il quadro clinico dei due settantasettenni che si trovavano sulla Chevrolet.

L’incidente di via Inganni ha avuto una dinamica sinistramente simile a quello di viale Umbria del primo agosto. In quell’occasione, la conducente di una Renault Captur aveva effettuato un’inversione a U vietata dal controviale in direzione piazzale Lodi verso quello che porta a Dateo, attraversando la corsia preferenziale e svoltando ancora a sinistra. Nella parte finale della manovra, aveva di fatto tagliato la strada a un’Audi RS7 che arrivava col verde da piazzale Lodi: l’impatto, violentissimo, aveva spinto la super car contro il marciapiedi opposto di via Colletta, addosso a Karl Nasr, diciottenne nativo di Beirut e con doppia cittadinanza libanese e canadese, che stava aspettando il verde per attraversare la strada insieme ai genitori. Il ragazzo era rimasto schiacciato tra un palo e la parte anteriore della RS7: soccorso dai sanitari di Areu, era morto in serata.

In quel caso, la Procura aveva indagato entrambi i conducenti, ipotizzando che l’omicidio stradale di Nasr fosse stato generato dalla "cooperazione colposa" della manovra vietata della Renault e dall’alta velocità dell’Audi. Uno schema che potrebbe essere replicato pure nel caso di Inganni-Lorenteggio, in vista dell’autopsia sul cadavere della settantasettenne: oltre che sulla dinamica e sulla responsabilità dell’impatto che ha innescato la carambola letale, i ghisa si concentreranno pure sulla velocità a cui stavano viaggiando la Chevrolet e la Leon, anche con l’aiuto delle immagini delle telecamere di videosorveglianza.