Tianjiao Li, ucciso da un tir mentre andava al lavoro: "Un papà esemplare, viveva per il figlio”

Ogni giorno pedalava per oltre 7 chilometri (e ritorno) da Cormano al ristorante in zona Centrale. Stasera sarà ricordato con le altre vittime all’evento “Ride of silence”

Milano – Il primo a intuire la disgrazia è stato il suo datore di lavoro, che alle 11 del mattino non aveva ancora visto Tianjiao Li, per tutti “Paolo”. Fatto strano, perché il cinquantaquattrenne, cuoco in un ristorante cinese accanto alla stazione Centrale, arrivava sempre alle 10.45 in punto dopo aver percorso in bici i 7,5 chilometri che separavano casa sua, a Cormano, dal locale a Milano. Quel giorno, lunedì 8 maggio, non si era presentato. Senza alcun preavviso. Il cellulare muto. E non poteva essere altrimenti, perché era stato travolto da un tir in via Comasina all’angolo con via Novate. Trasportato d’urgenza al Niguarda, è deceduto.

Ennesimo ciclista travolto da un mezzo pesante in città, vittima del fenomeno dell’angolo cieco: prima di lui è toccato alla trentanovenne Cristina Scozia investita in via Francesco Sforza il 20 aprile; a Veronica D’Incà, presa in pieno in piazzale Loreto all’angolo con viale Brianza il 1° febbraio. E ancora a Silvia Salvarani, travolta da una betoniera il 2 novembre ai Bastioni di Porta Nuova. Destino tragico anche per Angela Bisceglia, di 95 anni, che il 9 febbraio è stata falciata mentre camminava sul marciapiedi da un furgone in retromarcia.

Per Tianjiao, su un palo del semaforo di via Comasina ieri è spuntato un mazzo di fiori. Un modo per rendere omaggio a quest’uomo trasferitosi dalla Cina in Italia 15 anni fa, "che viveva per suo figlio", dicono i conoscenti. Un ragazzo di 25 anni che con lui condivideva la casa a Cormano. Insieme a loro, anche il fratello di Tianjiao che è stato l’ultimo familiare a sentirlo prima della tragedia. "Si erano parlati al telefono prima che Tianjiao uscisse di casa per andare al lavoro". E nessuno poteva immaginare che sarebbe stato il suo ultimo dialogo.

Che persona era? "Un padre esemplare e un uomo appassionato del suo lavoro. Preciso, allegro con i clienti. Molto apprezzato", sottolineano sempre familiari e conoscenti. "Il dolore per la sua perdita è enorme". Ringraziano tutti coloro che questa sera si ritroveranno per rendergli omaggio in occasione della “Ride of silence", biciclettata silenziosa in diverse metropoli del mondo, in memoria dei ciclisti che hanno perso la vita. Il ritrovo è alle 19 in piazza Resistenza Partigiana mentre l’ultima tappa della manifestazione, che ha anche l’adesione del Municipio 9, sarà proprio in via Comasina. "Sono vicino ai familiari – parole del sindaco di Cormano Luigi Magistro – e porgo loro le condoglianze da parte di tutti i cormanesi. Il tema della viabilità dolce è in cima alla lista delle priorità, non solo a Milano ma anche a Cormano che sta cercando di aumentare le piste ciclabili per dare sicurezza a chi si sposta in bicicletta. Questo comporterà un investimento di tante risorse".

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