Milano, protesta contro il caro affitti: in tenda davanti al Comune per ridurre gli sfratti

Comitati inquilini in piazza a difesa di Sadek e della sua famiglia: "Lunedì dovrà lasciare casa". Ma la Giunta assicura una soluzione. Potere al Popolo: "Uniamo la mobilitazione di studenti e lavoratori"

Protesta con le tende davanti a Palazzo Marino

Protesta con le tende davanti a Palazzo Marino

Milano – Gli universitari, ma non solo. Ieri mattina, in piazza Scala, davanti alla sede del Comune, sono comparse delle tende dell’Usb e dell’Associazione inquilini e abitanti (Asia) per denunciare che il problema del caro-affitti non riguarda solo gli studenti ma anche i lavoratori e le famiglie sotto sfratto.

Il volantino distribuito ai passanti recitava: "La casa è un diritto. Gli studenti sono solo la punta dell’iceberg. Difendiamo il diritto all’abitare per tutti". Di fronte a Palazzo Marino c’è Sadek, egiziano con cittadinanza italiana, che ha una moglie e due figli di otto e undici anni, abita in una casa privata in via Varesina, è dipendente di McDonald’s e lunedì attende uno sfratto esecutivo dal suo alloggio. I manifestanti in tenda sono in piazza anche per lui, per provare a trovare a soluzione abitativa per Sadek e la sua famiglia. La mobilitazione in tenda ha ottenuto un risultato immediato. Sì, perché in piazza Scala, dopo l’inizio della protesta, è arrivato il direttore del settore Casa del Comune, Franco Zinna, per assicurare che in caso di sfratto a Sadek e famiglia sarà offerta una soluzione abitativa temporanea, probabilmente in un albergo pagato con i fondi comunali.

Usb e Asia, intanto, chiedono "l’apertura di un tavolo per discutere urgenti provvedimenti coraggiosi che introducano meccanismi di graduazione degli sfratti, vincolando il numero delle esecuzioni alla possibilità di ricollocare i nuclei familiari incapaci di accedere al mercato privato". Davanti alla sede del Comune c’è anche Bianca Tedone di Potere al Popolo, ex candidata sindaco, che sottolinea: "Noi di Potere al Popolo siamo qui al presidio che vuole mettere al centro dell’attenzione il problema del caro affitti. Bisogna unire tutte le battaglie. Quella contro il caro-affitti portata avanti dagli studenti con quella oggi in piazza di una famiglia sotto sfratto che non trova risposte anche a causa di normative nazionali sbagliate e all’inazione della Giunta guidata dal sindaco Sala".

Potere al Popolo presenterà una legge di iniziativa popolare per proporre il salario minimo. Proposte concrete contro il caro-affitti? "Abolire la legge che ha liberalizzato i canoni d’affitto – replica Tedone –. Il diritto alla casa dev’essere tutelato. La risposta non può essere quella del canone concordato perché di fatto è un calmiere inadeguato per bilanciare i salari troppo bassi di larghe fasce di lavoratori. Non può essere lasciato tutto nelle mani dei privati, perché questi ultimi speculano".

La responsabile milanese di Potere al Popolo, infine, prendendo spunto dalla storia di Sadek, osserva che "le famiglie sotto sfratto non hanno soluzioni abitative temporanee in attesa di poter accedere a una casa popolare. I servizi sociali non hanno le risorse per poter aiutare effettivamente le famiglie sotto sfratto. A Milano, però, negli ultimi anni c’è stata un’ondata di sfratti e la Giunta Sala ha portato avanti politiche anti-popolari. Inoltre non si investe su nuove case popolari. Anche il Pnrr, venduto come panacea di tutti i mali, in realtà non si occupa di risolvere i problemi sociali".

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