
Quest'anno ricorrono i 50 anni dalla morte di Sergio Ramelli, che anche il Comune di Novate ha voluto commemorare con una targa che è stata imbrattata
Novate Milanese (Milano), 7 agosto 2025 – Imbrattata con della vernice rossa, al punto di renderla illeggibile, la targa a Sergio Ramelli sul monumento che è stato dedicato lo scorso aprile a Novate Milanese al militante del Fronte della gioventù morto a 18 anni nella Milano violenta degli anni di piombo e degli scontri fra antagonisti dell’estrema destra neofascista e dell’estrema sinistra.
A renderlo noto è il deputato di Fratelli d'Italia e per oltre un decennio vicesindaco di Milano Riccardo De Corato: “Nella giornata di ieri (mercoledì 6 agosto, ndr), il monumento in memoria di Sergio Ramelli a Novate è stato vandalizzato. Vanno rintracciati al più presto i responsabili". Sempre De Corato ha sottolineato come già una volta il monumento fosse stato vandalizzato e ci fossero state contestazioni all'inaugurazione lo scorso 28 aprile da parte di quelli che De Corato definisce come "alcuni vecchi nostalgici di sinistra".

Chi era Sergio Ramelli
La figura di Ramelli, studente dell’Itis Ettore Molinari di Milano, dove il giovane frequentava il corso di chimica industriale, è stata ricordata in particolar modo quest’anno in occasione dei 50 anni “pieni” trascorsi dalla sua morte, avvenuta il 29 aprile 1975, a poco più di un mese di distanza dalla violenta aggressione subita in via Paladini a Milano la sera del 13 marzo mentre il 18enne si accingeva a rientrare a casa. Secondo quanto appurato dall’inchiesta, Ramelli venne brutalmente picchiato da un gruppo di extraparlamentari comunisti di Avanguardia Operaia – “colpevole” di aver espresso in un tema scolastico forti critiche nei confronti delle Brigate Rosse – armati di chiavi inglesi,e con queste colpito più volte al capo. A seguito dei colpi, Ramelli perse i sensi e fu lasciato esangue al suolo. Venne portato in ospedale dove sopravvisse in coma poco più di un mese.

Reazioni politiche
Non sono ovviamente mancate le reazioni politiche a livello cittadino. Il sindaco di Novate Gian Maria Palladino parla di in un gesto “che offende non solo la memoria di Sergio, ma anche il senso civico e democratico della nostra comunità”. “Questo episodio rappresenta un attacco alla memoria storica e un tentativo di intimidazione – prosegue il sindaco di Fratelli d’Italia – che non può e non deve essere ignorato. La violenza, in qualunque forma si manifesti, va condannata senza ambiguità”. Di tenore diverso le parole della controparte di sinistra. Per Stefano Figus, di “Sinistra per Novate” “la forte contrarietà a questa targa, e al modo con cui si è arrivati ad imporla a tutta la cittadinanza, noi di Sinistra per Novate la manifestiamo a viso aperto, pubblicamente, perché la politica si fa cosi. Il resto non sono azioni politiche”.