
Da sinistra il presidente del Senato Ignazio La Russa e il sindaco Giuseppe Sala senza fascia tricolore alla commemorazione ufficiale per Sergio Ramelli
Intitolare una scuola di Milano a Sergio Ramelli, come proposto dal presidente del Senato, Ignazio La Russa? "Lo credo difficile onestamente – ha risposto ieri il sindaco Giuseppe Sala – ma poi rimane il fatto che non è che noi abbiamo tutti questi spazi di intitolazione, poi quando le intitolazioni diventano così divisive...". Il sindaco ieri ha partecipato alla commemorazione di Alberto Brasili, accoltellato il 25 maggio 1975 da neofascisti per aver staccato da un palo della luce un adesivo dell’Msi. "Io credo sia importante fare memoria di tutte le vittime di quel periodo storico e come sono stato da Ramelli, sono stato in Piazza Santo Stefano, da Claudio Varalli, poi da Fausto e Iaio e oggi da Brasili – ha scandito Sala, senza la fascia tricolore –. La storia non si può cancellare, si può solo imparare. Nella mia testa non faccio una gerarchia delle vittime, anzi forse Brasili è quella che, non essendo premeditata, da un certo punto di vista è ancor più incomprensibile,tutti gli anni se posso vengo qui". Sulla memoria, Sala ha spiegato: "A me sembrava che la mia proposta (intitolare un luogo pubblico a tutte le giovani vittime del terrorismo, ndr) avesse senso, perché non c’era un intento pacificatorio, ma quello di dare un giudizio su quel periodo storico e ricordare le vittime. Se poi cominciamo a intitolare ancora a una a una delle vittime non finiamo più". Una proposta, ha precisato il sindaco, che "vedo non riscuote grande successo, però io continuerò a pensarci. In ogni caso poi la via bisogna anche trovarla".
Subito, sulle parole di Sala, si è scatenata la polemica politica. Il primo ad attaccare, Riccardo De Corato: "Intitolare l’istituto tecnico Molinari, la scuola frequentata da Ramelli, sarebbe un gesto semplice e simbolico, segnale di rispetto per un giovane vittima dell’odio politico degli anni ‘70. E invece no: si continua con l’equazione assurda secondo cui ricordare Ramelli sarebbe ‘divisivo’". E la parlamentare di FdI Paola Frassinetti, sottosegretario all’Istruzione: "Mi auguro che, senza forzature e nel rispetto dell’autonomia scolastica, questo nobile gesto di memoria possa essere effettuato col consenso di tutti".
Più duro il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri: "Siamo ancora una volta di fronte alle affermazioni incredibili del presunto sindaco di Milano, Sala. Dice che non si potrebbe intitolare una scuola a Ramelli perché sarebbe una scelta divisiva. Quindi, fare un’intitolazione a vittime di sinistra, cosa peraltro giusta, si può fare, mentre intitolare una scuola o altro a Sergio Ramelli non si può fare perché ‘è divisivo‘".