NICOLA PALMA
Cronaca

Stop ai monopattini elettrici Bolt a Milano. I giudici danno ragione al Comune: "Ritardi e impegni non rispettati"

La società si classificò prima nel 2023, guadagnando punti grazie a ruote più larghe e caschi obbligatori. Poi è arrivato il provvedimento di decadenza

I caratteristici monopattini verdi della Bolt

I caratteristici monopattini verdi della Bolt

Milano, 2 settembre 2025 – Ora c’è anche il timbro del Tar sulla decisione del Comune di bandire dalle strade cittadine i monopattini elettrici Bolt. Una decisione datata 29 febbraio 2024, con un provvedimento di decadenza dell’autorizzazione. Nella sentenza, i giudici hanno ricostruito tutte le tappe della vicenda. Nell’estate del 2023, l’azienda specializzata in mobilità green ha risposto all’avviso pubblico lanciato da Palazzo Marino per aggiudicarsi il servizio in sharing per 36 mesi. L’offerta presentata da Bolt si è classificata al primo posto con 76 punti (a pari merito con Voi Technology Italia srl), anche grazie alle "premialità" garantite da una ruota posteriore del diametro di 11 pollici e dal casco inserito nell’equipaggiamento a disposizione dei clienti. 

Stop ai monopattini elettrici Bolt. I giudici danno ragione al Comune: "Ritardi e impegni non rispettati"
Il Comune ha revocato l’autorizzazione alla società Bolt il 29 febbraio 2024

Gli accordi presi nel 2023 

Il 15 dicembre 2023, l’amministrazione ha comunicato a Bolt le scadenze da rispettare: avvio del servizio entro il 15 gennaio 2024 e messa in strada dell’intera flotta entro e non oltre il 31 gennaio 2024. I responsabili della ditta hanno fatto sapere di non essere pronti – a causa delle "significative difficoltà di approvvigionamento provocate dalle criticità presenti nell’area del Mar Rosso" – e concordato di schierare provvisoriamente all’ombra della Madonnina tavolette elettriche sì sprovviste "di alcune delle caratteristiche afferenti ai criteri premianti", ma comunque "conformi a tutti i requisiti e standard minimi previsti dalla normativa legislativa e regolamentare". Il Comune ha concesso una proroga fino a fine febbraio per completare il progetto, ma Bolt ha mancato la scadenza. 

Le criticità emerse 

E il 29 febbraio le verifiche tecniche su due monopattini della flotta hanno fatto emergere le dimensioni della ruota posteriore diverse da quelle promesse (10,4 pollici invece di 11) e l’assenza del casco (che sarebbe stato "rubato"). A quel punto, Palazzo Marino ha disposto lo stop definitivo, giustificato dal "mancato rispetto delle soglie di flotta per almeno tre giorni nell’arco di un mese solare" e dalla "mancata attuazione degli impegni assunti in fase di manifestazione di interesse". Bolt ha reagito con un ricorso al Tar, che il 26 aprile 2024 ha negato la sospensiva. Ora è arrivato il verdetto di merito, che ha confermato quanto già disposto in sede cautelare. 

“Impegni non rispettati” 

Il collegio presieduto da Stefano Mielli è partito da una premessa, ricavata dalla lettura di verbali e carteggi: "La stessa ricorrente ha apertamente riconosciuto di non poter rispettare gli impegni assunti in sede di manifestazione d’interesse, con particolare riguardo ai tempi di avvio del servizio, al numero dei monopattini e alle caratteristiche degli stessi". Detto questo, "i riferiti ritardi nelle forniture non possono che attenere al rischio d’impresa, risultando quindi inidonei a giustificare i ritardi accumulati dal ricorrente nell’attuazione degli impegni assunti". Quanto ai lamentati atti vandalici, hanno aggiunto i giudici, "sarebbe stato comunque onere del soggetto autorizzato (a svolgere il servizio) provvedere a reintegrare i monopattini delle parti/componenti eventualmente distrutte o vandalizzate dagli utenti o da terzi".