
Il rimborso sarà ripristinato dal 10 settembre
La Regione mantiene la promessa d’agosto: dal 10 settembre le calzature ortopediche torneranno a essere rimborsate a chi ne ha bisogno, almeno in Lombardia. Com’era in tutta Italia fino a febbraio, quando questi presidi, che servono a prevenire lesioni, trattare deformità lievi e migliorare la deambulazione, ad esempio, di bambini e ragazzi con problemi di piedi piatti o valgismo, di malati di diabete con complicanze vascolari e di persone che utilizzano tutori o protesi, erano usciti dai Livelli essenziali di assistenza - le prestazioni che il Servizio sanitario nazionale deve garantire - in base a un accordo del 2017 tra Stato e Regioni.
La Lombardia era contraria, rimarcò l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso a fronte della sollevazione di utenti, famiglie, enti e associazioni, e incaricò il Welfare di trovare una soluzione. I nuovi codici per il rimborso delle calzature ortopediche includono modelli per piede diabetico (230 euro), pediatrici (140 euro) e per patologie neurologiche (230 euro), con rinnovi ogni 18-24 mesi a seconda del grado di deambulazione. Sono state rentrodotte anche le ortesi spinali (collari e corsetti) per fratture e cifosi.
"Abbiamo trovato una soluzione regionale per continuare a fornire questi presidi essenziali a cittadini e famiglie", osserva Bertolaso paragonando lo scatto di "autonomia decisionale" a quello di un anno fa sulla "prevenzione del virus respiratorio sinciziale, anticipando quelle che poi divennero determinazioni nazionali". E superando pure l’ostracismo in Giunta di FdI sull’immunizzazione con l’anticorpo monoclonale che ha poi risparmiato a tanti lattanti la terapia intensiva. Gi.Bo.